Ticket. Coletto: "Profonda delusione da incontro con Fazio e Fitto"
Mercoledi 3 Agosto 2011 alle 18:49 | 0 commenti
Giunta Regionale Veneto -“Purtroppo e con vivo dispiacere dobbiamo assistere a una scelta che premia i peggiori e punisce i virtuosi. La conferma del ticket, pur con il pannicello caldo del tavolo tecnico offertoci, significa far pagare ai cittadini una tassa incomprensibile ed iniqua. Credo di poter condividere questo giudizio con il mio presidente Luca Zaia, che aveva proposto dati inoppugnabili e vie d’uscita onorevoli ai super pagati burocrati di Stato, che come sempre hanno operato incuranti degli effetti del loro agire sui territori e sulla gente. Sono profondamente delusoâ€.
Con queste parole, l’assessore regionale alla sanità del Veneto Luca Coletto commenta l’esito dell’incontro tra le Regioni ed i Ministri Ferruccio Fazio e Raffaele Fitto tenutosi a Roma in materia di ticket sulla sanità . Coletto specifica che “la proposta della Regioni di istituire una tassa sul fumo non ha trovato accoglimento ed in cambio ci è stata offerta la prospettiva di un nuovo tavolo tecnico per rimodulare l’applicazione dei ticket ed una non meglio precisata ‘copertura’ politicaâ€. “Così non si va da nessuna parte – aggiunge Coletto. Il Veneto, come ha più volte detto il presidente Zaia, non ha applicato sinora e non vuole applicare questi ticket, ma ora si fa sempre più concreta la strada dei ricorsi al Tar ed alla Corte Costituzionale per evitarlo, perché il fatto di imporli è un obbligo di legge. Non ci è stata nemmeno data la possibilità – aggiunge Coletto – di scegliere autonomamente strade alternative per coprire il fabbisogno, e questo, secondo noi, è in contrasto con quanto prevede in materia di sanità l’articolo quinto della Costituzioneâ€. “Questo ticket sciagurato e generico – aggiunge Coletto – rischia anche di mettere in moto un meccanismo perverso per il quale alcune Regioni, non certo il Veneto, potrebbero non trovare più copertura dei loro conti rispetto al riparto del fondo sanitario 2011. Di fronte a questa ipotesi, si sappia che il Veneto non è assolutamente disposto a farsi mettere le mani in tasca un’altra voltaâ€.
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