Thibault e il Natale "made in ipocrisia"
Venerdi 26 Dicembre 2014 alle 22:23 | 0 commenti
Luc Thibault, delegato RSU/USB Greta Alto Vicentino, augura buone feste e "buone future lotte!" con una riflessione sul sistema economico italiano
Viviamo in un sistema capitalista "democratico" che usa la violenza "legale" della classe dominante per difendere e mantenere i suoi privilegi, il loro perpetuo saccheggio mostruoso. Di destra o di sinistra, sono sempre pronti e in prima fila nel denunciare, condannare e reprimere l'autodifesa degli sfruttati.Â
La lotta contro lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo è bollata come violenza contro i rappresentanti della loro classe.
I borghesi giustificano sempre come necessaria o al più ignorano la violenza contro le classi sottomesse, contro i proletari, gli operai, i lavoratori, i NO TAV, i lavoratori dell'ILVA, i morti di Eternit, i morti della Marzotto e chiunque ostacoli la "libera" accumulazione del loro profitto sfrenato.I campioni della democrazia, così "buoni" da volerla esportare in tutto il mondo, sono sempre pronti a condannare le violenze e la mancanza di democrazia in Asia, Africa e America Latina. I capitalisti condannano la violenza di chi si ribella e lotta ogni giorno per mettere insieme il pranzo con la cena ma, pur di salvaguardare i loro profitti, non esitano ad ammazzare donne, uomini e bambini con le armi, le bombe, o per fame, sete e malattie, con i loro veleni come a Bophal, o come a Praia A Mare. Assistiamo al paradosso che il terrorismo di stato, gli eserciti regolari imperialisti con l'uniforme convenzionale di USA, Europa (fra cui l'Italia), Israele, e i loro mercenari senza divisa, chiamano .... terroristi le loro vittime.
Da sempre i paesi imperialisti e le multinazionali che fanno maggiori profitti sono quelli che più ammazzano, inquinano e distruggono il pianeta. Nella loro "libera" stampa di regime gli sfruttatori sono fatti passare per benefattori dell'umanità e amanti della pace. Paesi come gli Stati Uniti - che nella sola guerra del Vietnam spesero 676 mila milioni di dollari per distruggere vite umane e natura, e che solo in esplosivo hanno buttato in Vietnam l'equivalente di duecento bombe di Hiroshima - si vantano di essere capofila dell'esportazione della "democrazia". In questa società gli operai, continuamente posti sotto il ricatto della perdita del posto di lavoro e del salario, vivono o sopravvivono, con una pistola puntata alla tempia e devono sottostare al padrone, anche se questo non gli impedisce di ribellarsi e pagare un alto prezzo. Si criminalizzano le lotte di chi combatte contro il capitalismo, di chi lotta contro le cause della miseria, e si giustificano le ruberie e gli sprechi in mondo in cui i ricchi diventano sempre più ricchi a scapito dei più poveri.
Si arriva al paradosso che il pensionato affamato o il lavoratore disoccupato che ruba una mela o una scatoletta di carne da un supermercato è condannato a una pena maggiore rispetto all'imprenditore responsabile della morte di decine di operai o che inquina interi territori come all'Ilva a Taranto. Un GianCarlo Galan paga 2 milioni di euri è esce libero, dopo avere rubato da ladro professionista. L'attacco delle condizioni di vita e di lavoro, i tagli alla sanità , alla scuola, il restringimento dei diritti, non solo ci fa tornare indietro di cento anni, ma sta trasformando la società in una grande caserma, e i luoghi di lavoro, uffici e fabbriche (Fiat in testa), in campi di concentramento in cui l'unica legge applicata è quella del padrone, senza alcuna mediazione. Il Jobs Act fra poco, farà vedere pesantemente il suo vero contenuto.
Per secoli la cultura dominante ha insegnato alle classi sottomesse la rassegnazione, a inchinarsi e accettare le sofferenze con pazienza come se il potere dei potenti di turno fosse frutto di una volontà divina e non degli uomini di una determinata classe sociale che difende i suoi interessi. La borghesia imperialista, attraverso gli stati e le sue istituzioni come il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale, il WTO, la BCE, tutela e difende i suoi interessi. Il diritto del più forte diventa legge e il principio di uguaglianza sancito anche dalla Costituzione Repubblicana Italiana che stabilisce che siamo tutti uguali davanti alla legge è una grande bugia. Nella realtà i lavoratori non sono uguali ai borghesi né in terra né in cielo, e neanche da morti.
La società borghese al di là dalle forme di governo e degli schieramenti politici, usa tutti gli strumenti e i mezzi per non farci pensare con la nostra testa; con la disinformazione attuata dai media di cui sono proprietari, sostenendo e predicando il fatalismo affermando "che mai nulla cambierà " cercano di portare alla rassegnazione le classi sottomesse.
E' Natale e siamo tutti più buoni? Non è vero! Quelli che potete leggere qui 20141224 nuova aspi e 20141224 JobsAct sono gli ultimi due regali che Renzi ci ha fatto trovare sotto l'albero. Praticamente tutto ciò che aveva promesso e che abbiamo combattuto in questi mesi. Di peggio c'è poco. Di meglio nulla!
La sintesi è chiara: licenziamenti ancora più semplici e ammortizzatori sociali ridotti all'osso! Forse invece di protestare sarebbe meglio cominciare ad imbracciare l'ascia e provare a “tagliare qualche alberoâ€: forse così si nasconderebbe con più difficoltà e avrebbe meno alibi chi sta rovinando la vita e il futuro di milioni di persone.
Ci sarebbe da dire “buone feste†e noi, nonostante tutto lo auspichiamo, perché arrivato il 2 gennaio si ricomincerà a lottare e dobbiamo essere pronti, freschi e riposati, oltre che motivati!
E allora, anche se incazzati, passiamo tutti qualche giorno sereno nonostante i licenziamenti, i soldi che non bastano per arrivare a fine mese, la mancanza di un tetto sulla testa per molti e l'impossibilità economica di curarsi per tanti altri.
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