Quotidiano | Categorie: Energia

Tezze sul Brenta: green energy, non tanto green

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 20 Settembre 2011 alle 11:50 | 0 commenti

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Nicola Giangregorio, presidente del comitato C.R.E.D.I.C.I.  -  In data 15/03/2011 la Regione Veneto ha autorizzato a Tezze sul Brenta un impianto di biomassa, richiesta Ditta ELS-ITALIA Srl di via Fornace n. 48, con relativa costruzione di un nuovo edificio 35 m x 34 m ed altezza 10,25 con un camino alto 14 m per un diametro di 1 m. Tale impianto produrrà energia elettrica e termica con una potenza nominale di 6.100 kW grazie al sistema di combustione delle biomasse vegetali naturali.

Il fabbisogno necessario per l'esercizio è stimato in 14000 tonnellate di biomassa, di cui 7000 da scarti di lavorazione, mentre l'altra metà reperita in un raggio di 70 km, da colture energetiche dedicate, sorgo di fibra, paglia di grano,stocco di mais siepi campestri e residui di potatura, il tutto trasportato su viabilità comunale con camion che trasportano 20 tonnellate per un numero di viaggi pari a 350, più di due al giorno, tenendo conto dei giorni lavorativi, differentemente da quanto citato nella richiesta dell'azienda. Premesso questo, è importante rilevare che, oltre ad appesantire ulteriormente il traffico locale, già pesantemente compromesso, si viene meno al concetto di biomassa che si ritiene tale se ricavata localmente (filiera corta), ed in caso di coltivazioni dedicate, se vengono utilizzati terreni marginali particolari non citati nella richiesta. Inoltre si costruisce nei pressi della zona IT3260018 denominata " Grave e zone umide della Brenta " zona a protezione speciale (ZPS), sito d'importanza comunitaria (SIC) e zona speciale di conservazione (ZSC). A tal riguardo si rileva che il comune di Tezze sul Brenta nel 1997 ha inserito l'area d'intervento nel piano di zonizzazione acustica ad un livello di classe IV, ad intensa attività umana, nonostante la presenza del sito la cui ricchezza di fauna, luogo di nidificazione e svernamento, lo rendono meritevole di altra attenzione. Inoltre da relazioni precedenti si descrive tale zona come un habitat già piuttosto compromesso dalla presenza di miniere ed aree industriali, abitati, strade discariche, ad alta vulnerabilità inquinamento, con alterazione delle rive e distruzione della vegetazione ripariale, e soggetto, in passato, ad estrazione di sabbia e ghiaia, e modifiche del funzionamento idrografico in generale. Non bastasse ciò, per spingere gli organi competenti ad una più severa valutazione prima di avvallarne la costruzione, si rileva che, grazie alla classe IV di zonizzazione acustica ci troviamo di fronte ad una immissione acustica pari 65 dBA diurni e 55 dB notturni che raffrontati con i limiti dei 35 decibel in piano campagna dell'impianto di biomassa di Borso del Grappa, bloccato dal Consiglio di Stato, risultano essere il doppio. Dal quadro appena stilato si evidenziano molte contraddizioni tra lo spirito dell'opera ed i benefici che essa porterà, ed è su questo che volevo porre il giusto accento, ritenendo che la Regione Veneto non debba solo certificare alcune opere, ma abbia l'onere di verificarne la bontà senza che si corra il rischio di compromettere equilibri ambientali alquanto precari. In un momento in cui il Sindaco di Tezze mostra tutta la sua attenzione per il Parco delle Rogge, opponendosi alla Bretella, come mai resta in silenzio su questa iniziativa privata? Come mai al Cons. Regionale Finco continuano a passare sotto il naso la Valsugana, le bollette dei Consorzi , gli impianti di biomassa in zone protette? E la Sig.ra Bizzotto?............nessun pervenuto.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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