Tesoreria unica enti locali: la Regione ricorre ai tribunali
Lunedi 27 Febbraio 2012 alle 14:35 | 0 commenti
Regione Veneto - Impugnazione avanti la Corte Costituzionale, ricorso al Tribunale di Venezia ed ora anche diffida all'Unicredit Banca di trasferire le proprie risorse alla tesoreria unica nazionale: la Regione del Veneto si muove su tutti i fronti possibili per impedire quella che il presidente Luca Zaia definisce "una appropriazione indebita dello Stato a danno delle Regioni e degli Enti locali". La nota questione riguarda l'applicazione dell'articolo 35 del decreto legge dello scorso 24 gennaio che prevede l'estensione del regime di tesoreria unica a tutti gli enti territoriali e l'obbligo di versare entro dopodomani, mercoledì 29 febbraio, il 50 per cento delle disponibilità liquide esigibili depositate presso le proprie tesorerie a quella unica statale al 24 gennaio scorso.
"Un vero e proprio abuso - afferma il presidente Zaia - una intollerabile spoliazione di beni che appartengono al governo della Regione e quindi alla comunità veneta, la negazione di ogni principio federalista già accolto dalla Costituzione. Abbiamo già avviato tutte le procedure per contrastare sul piano giuridico questa norma centralista e incostituzionale che non solo colpisce pesantemente l'operatività amministrativa degli Enti, ma rappresenta anche uno schiaffo alle autonomie locali e al processo federalista avviato in questi anni".
La Giunta regionale del Veneto, come detto, ha avviato in contemporanea tre iniziative: ha autorizzato il presidente a impugnare le disposizioni dell'articolo 35 avanti la Corte Costituzionale con istanza di sospensione; ha depositato oggi ricorso avanti il Tribunale di Venezia affinché lo stesso emetta un provvedimento d'urgenza per ordinare a Unicredit Banca di non trasferire le risorse regionali in giacenza fino alla pronuncia della Corte Costituzionale; ha intimato, sempre in data odierna, all'Istituto Unicredit Banca s.p.a. ad astenersi dal dare esecuzione alle disposizioni dell'articolo 35 e in particolare a non trasferire alcuna risorsa alla tesoreria unica nazionale senza autorizzazione della stessa Regione del Veneto.
"Avevamo preannunciato - ha concluso Zaia - la nostra decisa reazione a questa inaccettabile manovra con la quale si fanno pesare ancora una volta sui soggetti istituzionali più deboli le conseguenze della crisi economica e come si vede non stiamo lasciando nulla di intentato per arrestare questo rigurgito centralista che avvilisce e persino umilia gli Enti, le amministrazioni e le comunità regionali e locali".
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