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Terremoto nord Italia: 230 mila euro dalle parrocchie della diocesi di Vicenza

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 23 Giugno 2012 alle 13:21 | 0 commenti

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Diocesi di Vicenza - Le parrocchie della diocesi di Vicenza hanno risposto con generosità alla colletta nazionale indetta in tutte le chiese d'Italia dalla Cei domenica 10 giugno scorso, in favore delle popolazioni terremotate dell'Emilia Romagna. Ad oggi infatti sono stati consegnati alla Caritas diocesana 229.803,43 euro. Una somma destinata ancora a crescere nei prossimi giorni quando verranno ultimate da parte dei parroci le operazioni di consegna di quanto raccolto.

"E' un forte segno di speranza - ha commentato il vescovo mons. Beniamino Pizziol - vedere come anche in tempi di crisi e difficoltà economiche generalizzate, non venga meno quel senso profondo di solidarietà che caratterizza la nostra gente. Desidero ringraziare pertanto vivamente i fedeli, i sacerdoti, le comunità parrocchiali che hanno risposto con generosità a questo appello per i nostri fratelli colpiti dal terremoto. Caritas Italiana garantirà ora un uso efficace del denaro raccolto che ci auguriamo potrà aiutare tante persone a ricominciare una vita normale e serena. Un ringraziamento particolare desidero rivolgere anche ai tanti volontari vicentini (della Caritas, della Protezione civile, dell'ANA, delle parrocchie e di altre associazioni) che stanno prestando il loro servizio nelle tendopoli dell'Emilia".
La rete Caritas si è attivata fin dal primo momento, con in prima fila le Caritas più colpite, con il sostegno del coordinatore regionale delle Caritas dell'Emilia Romagna e la pronta mobilitazione delle altre regioni coinvolte (Lombardia e Triveneto). Caritas Italiana ha messo a disposizione subito centomila euro per i primi interventi e ha rafforzato la sua presenza inviando operatori sul posto per affiancare e collaborare con la delegazione regionale Caritas dell'Emilia Romagna nel coordinamento dell'emergenza. È stato allestito a Finale Emilia un Centro di coordinamento per organizzare risposte mirate ed evitare invii indiscriminati di volontari o di aiuti materiali. Da parte loro i Vescovi italiani hanno partecipato prontamente mettendo a loro volta a disposizione 3 milioni di euro provenienti dai fondi dell'8x1000.
"A medio termine - spiega il direttore della Caritas Vicentina don Giovanni Sandonà - quanto raccolto con la colletta nazionale servirà anzitutto per ricostruire o sistemare, prima dell'arrivo dell'inverno, le strutture comunitarie danneggiate o distrutte, attorno alle quali ricostruire un minimo di vita sociale, ossia centri polifunzionali per attività liturgiche, sociali e ricreative. La rete Caritas si occuperà inoltre dello sviluppo di progetti di promozione sociale ed economica, che diventino segno di speranza e di condivisione, così come della promozione di strumenti economici a sostegno in particolare delle piccole imprese a carattere familiare: microcredito, realizzazione e ripristino di piccoli laboratori artigianali, sostegno alle attività produttive agricole".

Di seguito il Comunicato Stampa di Caritas Vicentina

TERREMOTO NORD ITALIA:

FINORA RACCOLTI NELLA DIOCESI DI VICENZA 230 MILA EURO

 

 Questo il primo frutto della colletta che si è tenuta in tutte le chiese della diocesi

lo scorso 10 giugno e delle offerte pervenute in Caritas diocesana. Al via i progetti di accompagnamento e ricostruzione sociale, comunitaria ed economica delle zone coinvolte.

 

Le parrocchie della diocesi di Vicenza hanno risposto con generosità alla colletta nazionale indetta in tutte le chiese d’Italia dalla Cei domenica 10 giugno scorso, in favore delle popolazioni terremotate dell’Emilia Romagna. Ad oggi infatti sono stati consegnati alla Caritas diocesana 229.803,43 euro. Una somma destinata probabilmente a crescere nei prossimi giorni quando verranno ultimate da parte dei parroci le operazioni di consegna di quanto raccolto.

A distanza di un mese dalla prima scossa, i numeri raccontano le dimensioni del problema: 27 vittime; 14 mila persone accolte in 37 campi, strutture coperte e alberghi; 52 comuni coinvolti in 7 distinte diocesi (Bologna, Carpi, Ferrara-Comacchio, Modena-Nonantola, Reggio Emilia-guastalla, Mantova, Adria-Rovigo); numerose case distrutte, ingenti danni alle chiese, al patrimonio artistico e al sistema economico-produttivo.

La rete Caritas si è attivata fin dal primo momento, con in prima fila le Caritas più colpite, con il sostegno del coordinatore regionale delle Caritas dell’Emilia Romagna e la pronta mobilitazione delle altre regioni coinvolte (Lombardia e Triveneto). Caritas Italiana ha messo a disposizione subito centomila euro per i primi interventi e ha rafforzato la sua presenza inviando operatori sul posto per affiancare e collaborare con la delegazione regionale Caritas dell’Emilia Romagna nel coordinamento dell’emergenza. È stato allestito a Finale Emilia un Centro di coordinamento per organizzare risposte mirate ed evitare invii indiscriminati di volontari o di aiuti materiali. Da parte loro i Vescovi italiani hanno partecipato prontamente mettendo a loro volta a disposizione 3 milioni di euro provenienti dai fondi dell’8x1000.

In una prima fase di emergenza, oltre all’attivazione del Centro di coordinamento per il monitoraggio della situazione e dei bisogni delle parrocchie coinvolte, si è avviata un’attività di primo aiuto nei centri di accoglienza con azioni di incontro, relazione, ascolto e risposta ai bisogni primari (generi alimentari, vestiario, letti, coperte, prodotti igienico-sanitari), con azioni di cura e presa in carico di anziani, ammalati, disabili e bambini e con l’affiancamento pastorale. Grazie alla presenza di volontari, è stato possibile stare vicini la popolazione nelle necessità quotidiane e nel sostegno psicologico, dati i sentimenti di paura e smarrimento, specie per le fasce più fragili della popolazione, che hanno contraddistinto queste settimane post-terremoto.

“A medio termine – spiega il direttore della Caritas Vicentina don Giovanni Sandonà - quanto raccolto con la colletta nazionale servirà anzitutto per ricostruire o sistemare,  prima dell’arrivo dell’inverno, le strutture comunitarie danneggiate o distrutte, attorno alle quali ricostruire un minimo di vita sociale, ossia centri polifunzionali per attività liturgiche, sociali e ricreative. La rete Caritas si occuperà inoltre dello sviluppo di progetti di promozione sociale ed economica, che diventino segno di speranza e di condivisione, così come della promozione di strumenti economici a sostegno in particolare delle piccole imprese a carattere familiare: microcredito, realizzazione e ripristino di piccoli laboratori artigianali, sostegno alle attività produttive agricole”.

 

 

Le offerte con causale “Terremoto 2012” possono essere inviate a Caritas Diocesana Vicentina - contrà Torretti, 38 - 36100 Vicenza (c/c postale n. 13824362  - o  bonifico su Banca Etica – filiale di Vicenza, EU IBAN IT53  I050  1811 8000 0000 0117 100)  o ad Associazione Diakonia Onlus - Caritas Vicentina c/c Banca Etica filiale di Vicenza, IT82 Y050 1811 8000 0000 0107 933. In quest’ultimo caso sono detraibili/deducibili fiscalmente.

 

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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