Quotidiano | Categorie: Politica

Terremoto, Claudio Cicero: Vicenza è pronta ad emergenze? Al Parco della Pace i campi di emergenza

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 27 Agosto 2016 alle 19:43 | 0 commenti

ArticleImage

Il Consigliere comunale Claudio Cicero, nel ricordare la tragedia che ha colpito le popolazioni del centro Italia, annuncia un’interrogazione per capire come la macchina comunale della città di Vicenza sia preparata ad affrontare le calamità naturali e gli eventi disastrosi più diversi
Le province di Rieti e di Ascoli sono sconvolte in queste ore da una tragedia di cui è difficile descrivere il dolore e che lascerà segni indelebili nelle comunità prima ancora che nei territori. La nostra città, fortunatamente, è in una zona a rischio sismico molto più basso rispetto alle zone colpite ma purtroppo tale rischio -come altri legati ad eventi naturali ed imprevedibili- non è mai un ‘rischio zero’.

Ho presentato un’interrogazione al Sindaco e all’Assessore alla Protezione Civile per sapere quale sia lo stato di pianificazione, preparazione ed operatività delle strutture comunali a fronte di emergenze che vedono certamente l’indispensabile intervento della Protezione Civile Nazionale ma che richiedono anche una precisa pianificazione strategica preventiva da parte del Comune.
Se con il privato bisogna far passare il messaggio di una prevenzione attraverso un progressivo adeguamento delle singole strutture edilizie al rischio sismico, l’Amministrazione deve poter agire nell’emergenza con valutazioni strategiche già effettuate, collaudate e verificate, al fine di consentire la migliore risposta, anche attraverso l’adeguamento del patrimonio pubblico. Una città di oltre 100.000 abitanti non può essere impreparata: quali sono gli assi viari da salvaguardare e quali le infrastrutture strategiche? quali le strutture per la protezione della cittadinanza? Quali le aree in cui allestire campi e strutture di emergenza?
Mi sento anche di avanzare una proposta operativa molto concreta e di bassissimo costo: all’interno del parco della Pace –grande spot elettorale/ideologico di questa Amministrazione– venga prevista un’area libera e piana in cui inserire tutti i sottoservizi (acqua, cavidotti liberi, scarichi fognari, ma anche cassonetti stradali) dimensionati e disposti planimetricamente per ospitare i campi di emergenza e i moduli prefabbricati della protezione civile, secondo schemi progettuali da chiedere proprio al Dipartimento della Protezione Civile. Il tutto sotto il prato, invisibile, pronto per essere attivato in poche ore in caso di emergenza. Sempre nell'area del Parco della Pace è necessario riattivare l'eliporto, già presente con un'ottima piazzola per l'atterraggio ed il decollo, da utilizzare in caso di emergenza.
Chiedo inoltre quale sia il livello di adeguamento al rischio sismico di alcune strutture comunali: le scuole, oltre a proteggere i nostri ragazzi, devono essere pronte ad ospitare funzioni e persone. I servizi comunali devono essere infatti operativi e funzionanti anche in caso di sisma rilevante.
Di seguito il testo dell’interrogazione:
 
Al Sig. Sindaco
Al Sig. Assessore alla Protezione Civile
 
Il sottoscritto Consigliere comunale, premesso che:
 
- forte è il dolore e lo sconcerto per il terribile terremoto che ha colpito in queste ore soprattutto le province di Rieti e di Ascoli Piceno;
- gli eventi sismici non sono prevedibili ed è quindi necessario operare una prevenzione anche di carattere strategico;
- in caso di episodi sismici rilevanti e non i compiti gravanti sull’Amministrazione Comunale sono rilevanti e di importanza primaria;
- la principale azione sviluppabile è un’attenta pianificazione degli aspetti logistici legati alla gestione anche dell’emergenza,
 
chiede di sapere:
 
- quale sia il livello di redazione, verifica e approvazione del Piano Comunale di Protezione Civile;
- se in esso vi siano contenute valutazioni, scelte ed indicazioni di carattere strategico a fronte di un’emergenza derivante da evento sismico (strutture prioritarie e strategiche, viabilità strategica, reti strategiche, ponti, viadotti ed altre opere d’arte stradali, aree libere per ricovero della popolazione e per la rimozione delle macerie, pianificazione sequenziale delle operazioni, dotazioni necessarie in caso di emergenza, pianificazione dei servizi);
- se tale livello di pianificazione sia da ritenersi sufficiente alla luce delle recenti emergenze nazionali e sulla base delle esperienze locali (es: eventi alluvionali, evacuazione per disinnesco bomba);
- se sia stata valutata la possibilità di realizzare una predisposizione per un campo di emergenza presso il cosiddetto “Parco della Pace”, quale investimento strategico per la difesa civile e se si ritiene tale predisposizione fattibile;
- se vi sia una valutazione per procedere alla riattivazione dell'eliporto, già esistente presso il Parco della Pace, da utilizzarsi in caso di emergenza e quali siano in città le dotazioni di aree per gli elicotteri in servizio di emergenza, non solo sanitaria;
- quale sia il livello di adeguamento al rischio sismico del patrimonio edilizio comunale, con particolare riferimento alle scuole;
- quali siano le dotazioni e le competenze del Settore Protezione Civile;
- quali siano le risorse ed il grado di preparazione del Gruppo Comunale Protezione Civile.

Leggi tutti gli articoli su: terremoto, Claudio Cicero, Parco della Pace

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network