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"Terre Resistenti Festival", novità all'insegna della continuità per il Presidio NoDalMolin

Di Martina Lucchin Sabato 19 Aprile 2014 alle 16:00 | 0 commenti

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I NoDalMolin ripartono da un luogo simbolo della loro lotta. Sarà infatti il terreno del Presidio Permanente ad ospitare gran parte degli appuntamenti del “Terre Resistenti Festival”. Dal 23 aprile al primo maggio nel tendone di Ponte Marchese e nel Centro sociale Bocciodromo prenderà corpo il nuovo festival “rinnovato e più intimo” che sostituisce quello che da sette anni il Presidio organizzava durante il periodo estivo.

Alla base di questa scelta, spiega una delle organizzatrici Chiara Spadaro, c'è la necessità di riorganizzare il movimento dopo il passaggio cruciale dell’inaugurazione della base Del Din. Il Festival quindi verterà intorno alla difesa della “terra” in senso lato: non solo dalle servitù militari, ma anche da un’agricoltura con Ogm e non rispettosa della biodiversità. Al centro del Festival vediamo anche temi di portata nazionale, come l’Expo 2015, ed il coinvolgimento di soggetti e associazioni del territorio, con la presenza di tanti nomi che hanno attraversato la storia del NoDalMolin, tra cui l’Osteria Popolare Berica e Le Sgrexende (qui il programma completo). E per il 25 aprile verrà organizzato al Bocciodromo un pranzo con cibi genuini e prodotti locali a cui potrà partecipare chi dovrà lasciare la propria abitazione durante il disinnesco della bomba.

Tante le novità di questo Festival, quindi, che però conserva alcuni punti fermi della lotta NoDalMolin. “Partiamo da questo piccolo pezzo di terra per costruire alternative reali ad un territorio militarizzato – considera Marco Palma – per questo continueremo ad opporci a chi vuole rendere la nostra città un territorio di guerra, ma approfondiamo anche temi che riguardano l’educazione ambientale e per la pace”. I nove giorni di Festival serviranno infatti anche a dare forma all’impegno futuro dei NoDalMolin. “Un progetto ambizioso e innovativo”, dicono gli organizzatori, prenderà corpo nel terreno vicino a ponte Marchese, dove una volta finito il Festival la terra acquisita da 500 persone nel 2009 verrà destinata a delle forme di agricoltura sostenibile. Tutti i dettagli sul nuovo uso del terreno, che viene gestito in usufrutto dall’associazione Mettiamo radici al Dal Molin, verranno svelati durante il Festival. Quel che è sicuro intanto è che il tendone diventato un simbolo della lotta NoDalMolin e ricomparso nei giorni scorsi, con tanto di polemiche da parte di alcune parti politiche, scomparirà dopo il primo maggio.

Nella foto, tra gli altri, Chiara Spadaro, Marco Palma e Arnaldo Cestaro.  


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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