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Terrazza Basilica: come ti risparmio su Spotify. I gestori non pagano il servizio musicale che non potrebbero trasmettere

Di Pietro Rossi Venerdi 7 Agosto 2015 alle 17:23 | 0 commenti

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Uno dei posti più affascinanti di Vicenza. La terrazza della Basilica. Si entra pagando un euro e si assapora una vista mozzafiato. Magari è un momento romantico, un aperitivo al bar e un sottofondo musicale. A un certo punto, però, dai diffusori, irrompe una pubblicità. Dice: "Abbonati a Spotify Premium costa solo dieci euro il mese". Troppi, evidentemente per i gestori del servizio della Basilica Palladiana che non pensano di pagare per diffondere musica, ma usano il servizio gratuito. Eppure, secondo le regole, non potrebbero farlo.

I termini e le condizioni del servizio, in fase di registrazione, specificano che Spotify è solo per uso personale e non commerciale. Spotify è un servizio musicale che offre la riproduzione via internet di una selezione di brani di varie case discografiche ed etichette indipendenti, incluse Sony, EMI, Warner Music Group e Universal. La piattaforma prevede due tipologie di utenze: una di base e gratuita, con la quale l'utente può ascoltare una quantità illimitata di musica ma sovrapposta a pubblicità simil-radiofonica e una avanzata con abbonamento a pagamento, Premium, che consente di ascoltare musica senza interruzioni pubblicitarie.
La vetrina di Vicenza, quindi, usa a "sbafo" un'applicazione in streaming per ascoltare musica? Parrebbe proprio di sì. E la questione potrebbe avere dei risvolti legati al mancato rispetto delle norme sul copyright, oltre che, diciamolo pure, di mera immagine. Il regolamento, infatti parla chiaro: "Lo streaming di Spotify è consentito solo per uso personale e privato. Il servizio non può dunque essere impiegato, ad esempio, in bar, ristoranti o attività commerciali di altro tipo". Una limitazione legata a una questione di diritti: l'accordo tra Spotify e le case discografiche prevede infatti alcuni paletti che gli utenti hanno il dovere di ottemperare alla licenza sottoscritta in fase di accesso.
Forse i gestori della Terrazza non lo sapevano o, forse, pagare dieci euro al mese (che già li avrebbe un po' salvati anche se, da quanto di capisce dal regolamento, comunque non è possibile diffondere musica in pubblico anche se con abbonamento Premium) potrebbe mettere in difficoltà un canone di affitto comunale, magari troppo esoso. Se si considera però i numeri resi pubblici dal Comune di Vicenza sui visitatori della Basilica, sembra strano che non saltino fuori almeno i soldi per pagare un semplice servizio musicale.
Ma lasciamo pure stare il solito vezzo italico per cui più le cose sono gratis più c'è la tendenza ad approfittarne e sorvoliamo pure sul fatto che, qui da noi, l'occasione fa sempre l'uomo ladro, ma guardiamo la cosa da un punto di vista più "frivolo". E cioè quello dei due innamorati che ci hanno segnalato la cosa e che, mentre guardavano la "nostra bella Vicenza" dall'alto del suo monumento più importante, avvolti da una musica suadente, hanno interrotto il loro idillio - costato solo un euro ad entrata - da uno spot che avvertiva che si può passare alla versione Premium. Forse bisognerebbe far presente alla società che gestisce la Terrazza, la Palladio 9 Srl, che il diavolo si nasconde nei dettagli.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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