Terfidi Veneto: il 2011 chiude positivo
Venerdi 11 Maggio 2012 alle 22:49 | 0 commenti
Confcommercio Vicenza - Dall'assemblea annuale della Cooperativa di garanzia delle Confcommercio di Vicenza, Padova e Treviso la conferma della tendenza delle imprese del commercio del turismo e dei servizi a chiedere finanziamenti di breve periodo, spesso per far fronte alla scarsa liquidità . Dall'Assemblea annuale della Terfidi Veneto, la cooperativa di garanzia per il credito alle imprese del settore terziario associate a Confcommercio, sono emerse le difficoltà delle piccole e medie imprese del commercio, del turismo e dei servizi, investite in pieno dalle conseguenze della crisi economica.
La stretta creditizia, i ritardi nei pagamenti e il forte calo della domanda sono i principali aspetti di una situazione con la quale le imprese devono fare i conti tutti i giorni e che porta spesso a dover rivedere le loro prospettive di mercato, a riposizionarsi nei confronti del sistema bancario e, in numerosi casi, a valutare se vale la pena continuare o meno l'attività . In questo contesto Terfidi Veneto, che opera per le provincie di Vicenza, Padova e Treviso, ha continuato a proporsi come un valido supporto per i propri soci nel rispetto dei principi di mutualità , solidarietà e cooperazione, portando all'approvazione dell'assemblea, un bilancio 2011 con risultato d'esercizio positivo. Tra gli eventi più rilevanti dell'anno, sicuramente quello di aver conseguito l'iscrizione all'Albo speciale degli intermediari finanziari ex art. 107 TUB, l'aver sfiorato quota 9.000 per quanto riguarda il numero dei soci iscritti, quasi 1.900 pratiche di affidamento, per un totale di poco meno di 80milioni di finanziamenti alle imprese, di cui circa il 50% coperti da garanzia. Il presidente di Terfidi Veneto, il vicentino Paolo Chiarello, nel suo discorso all'assemblea, pur non nascondendo le difficoltà del periodo, con il perdurare della scarsa liquidità del sistema bancario finalizzata all'erogazione del credito alle imprese e la poca propensione delle stesse agli investimenti, ha sottolineato che: "Dai risultati del bilancio della cooperativa, anche per il 2011 emerge rafforzata la funzione mutualistica così come definita dallo statuto sociale". E ha aggiunto: "nonostante il mancato stanziamento da parte della Regione Veneto di contributi destinati all'incremento dei fondi rischi dei Confidi, Terfidi ha continuato con impegno immutato a fornire la propria garanzia a favore dei soci presso gli Istituti di credito, stipulando convenzioni finalizzate ad agevolare la concessione dei finanziamenti alle imprese alle migliori condizioni di mercato. Un'altra parte significativa dell'operatività di Terfidi è stata elargita per informare e assistere i soci nell'ottenimento dei contributi messi a disposizione per il settore terziario dalla Regione Veneto e dagli Enti locali. L'aver mantenuto sostanzialmente
invariati i volumi di garanzia e di redditivà rispetto al passato è un dato che ci conforta e ci dà fiducia".
Nel 2011 sono state presentate, a nome di altrettanto imprese, 115 domande a valere sul Fondo di rotazione regionale Legge 1/99 per un totale di finanziamenti agevolati pari a oltre 10milioni di euro; 79 richieste di contributi a favore dell'imprenditoria femminile; 22 domande di agevolazioni a favore dell'imprenditoria giovanile. Altri finanziamenti o contributi a favore delle piccole e medie imprese del settore hanno riguardato la legge regionale per la ricapitalizzazione aziendale e la cosiddetta "legge antiusura".
L'analisi del totale delle pratiche erogate nel corso dell'anno 2011, evidenzia ancora una volta la tendenza delle imprese del commercio del turismo e dei servizi a chiedere finanziamenti di breve periodo, spesso per far fronte a liquidità di cassa. Continuano invece a diminuire le richieste di affidamenti e di mutui a più lunga durata, sia per la scarsa propensione delle imprese ad affrontare investimenti, sia per le restrizioni operate dalle banche nella concessione di nuove linee di credito.
"La necessità del sistema bancario di rafforzare i propri patrimoni secondo le indicazioni dell'autorità di vigilanza europea - ha fatto presente Chiarello, durante l'assemblea - ha pesantemente influito sull'offerta di credito alle imprese, tant'è vero che l'Osservatorio Confcommercio ha messo in luce come un terzo delle imprese del settore ottengano meno credito di quanto richiesto o non lo ottengano affatto. Stante una simile situazione - ha concluso il presidente di Terfidi Veneto - è auspicabile che l'importante rifornimento di liquidità concesso dalla Banca Centrale Europea agli istituti di credito al tasso dell'1% abbia, prima possibile, una ricaduta positiva nei confronti del sistema imprenditoriale".
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