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Taxi abusivi. Fenomeno incontrollabile? Sicuramente poco vantaggioso

Di Nicola Tonello Giovedi 8 Ottobre 2015 alle 13:55 | 0 commenti

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A Vicenza come in tante altre città italiane un fenomeno che sta prendendo sempre più piede è quello dei taxi abusivi. Questa mattina siamo andati alla stazione ferroviaria dove, prevalentemente nelle ore serali ma  anche durante tutto l’arco della giornata, capita di imbattersi in persone, specialmente di origine africana, che attendono pendolari e turisti appena scesi dai treni per offrire passaggi a pagamento. 

Abbiamo chiesto (solo a telecamere spente dato che nessun tassista si è prestato  ad una brevissima videointervista) ai regolari se la situazione ha avuto nuovi risvolti nel susseguirsi degli anni. “Il problema è sotto gli occhi di tutti –ci hanno spiegato – e nonostante tutta l’area interna della stazione sia interdetta a chiunque sia sprovvisto di biglietto, gli abusivi si muovono liberamente alla ricerca di potenziali clienti. Generalmente la clientela si suddivide in immigrati, americani della caserma Ederle  e qualche giovane nei fine settimana”. Un problema che si era tentato di arginare ancora qualche anno fa con una quindicina di automobili sequestrate (e poi riconsegnate) proprio fuori la Ederle dove una grossa fetta degli abusivi attendeva ed attende tutt’oggi gli statunitensi che escono a divertirsi nei fine settimana. “Non sono nemmeno così economici come si potrebbe credere – ci rivela sorridendo un altro regolare - dato che generalmente applicano delle tariffe per persona e non in base al chilometraggio”. Una piaga per la categoria dunque, che sembra non possa essere arginata - come chiosa l’ultimo tassista a cui abbiamo chiesto un parere -: “E’ inutile che veniate a chiederci da anni le stesse cose. Qui non servono i giornalisti con le domande, ma un effettivo controllo da parte degli organi competenti che mai c’è stato e mai ci sarà”. 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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