Tav/Tac, il Coordinamento dei Comitati Cittadini presenta la sua soluzione a tre binari
Mercoledi 11 Maggio 2016 alle 13:51 | 0 commenti
Si è svolta questa mattina, 11 maggio 2016, una conferenza stampa, indetta dal Coordinamento dei Comitati Cittadini, per presentare una soluzione alternativa a quelle presentate e discusse nell'ultimo consiglio comunale del 4 aprile 2016 e inerente l'attraversamento cittadino della linea alta capacità ferroviaria. Il Presidente Giancarlo Albera ha precisato che il coordinamento è favorevole alla terza soluzione, quella che prevede il mantenimento della stazione in viale Roma e la fermata in zona Fiera.
La proposta del Coordinamento non è una bocciatura alla soluzione presentata da Rfi e Italferr, ma una soluzione che mantiene il ruolo centrale della soluzione 3, che va a migliorare il suo impatto nell'intero attraversamento cittadino con la possibilità di una riqualificazione dell'intera stazione. L'arch. Giuseppe Secone, intervenuto subito dopo Albera, ha presentato nel dettaglio la soluzione alternativa, precisando come la stessa sia una proposta progettuale di massima e che un successivo approfondimento sarebbe fondamentale per una migliore vivibilità dell'intera città : oltre a permettere un migliore utilizzo della stazione centrale, a migliorare il traffico di alcune zone critiche, ottiene il conseguente risparmio dei costi di realizzazione.
Riduzione dei costi che si andrebbe ad ottenere grazie alla diminuzione dei quattro binari previsti da Rfi a soli tre binari d'esercizio, che, secondo Secone, permettono sia di assolvere ampiamente al traffico dei treni in transito per Vicenza, sia la possibilità di realizzare sul sedime ferroviario una strada per il collegamento est-ovest della città che riuscirebbe in questo modo a ridurre il traffico nell'intera città .
La strada prevista partirebbe dalla rotatoria di Ponte Alto per proseguire in affiancamento della linea ferroviaria, sino alla già prevista rotatoria della soluzione tre, che dovrebbe essere realizzata nell'area tra la linea ferroviaria e San Felice. Qui, viene previsto un collegamento diretto con viale Milano e una modifica dello stesso per il collegamento diretto alla stazione; dopodiché la strada attraversa con un tunnel il piazzale della stazione, eliminando la maggior parte del traffico veicolare per riemergere prima di viale Risorgimento. La strada, proseguendo poi sull'abituale percorso fino al tribunale, con la realizzazione di un viadotto, porterebbe al collegamento con Via Martiri delle Foibe, per raggiungere infine la zona di Settecà .
La proposta progettuale prevede anche una nuova soluzione per il quartiere Ferrovieri, che nella soluzione tre prevede una strada lungo via dell'Arsenale, oggetto nei giorni scorsi di critica da parte dei residenti e dal comitato della zona, per l'ulteriore congestione del traffico in un'area già fortemente penalizzata.
La soluzione prevede una strada che dall'incrocio tra viale del Lavoro e viale Sant'Agostino si porta nei pressi del fiume Retrone, per costeggiarlo e arrivare a intersecare viale Maganza, dove con un tunnel si andrebbe a collegare alla rotatoria in area San Felice, così da permettere un reale smistamento del traffico che già insiste nel quartiere dei Ferrovieri.
Dello stesso avviso è stato l'arch. Rizzo che nel corso del suo intervento ha evidenziato come le nuove soluzioni siano di supporto alla soluzione tre ma con l'ulteriore vantaggio di dare un reale snellimento al traffico cittadino, che andrebbe a migliorare anche il transito del nuovo filobus.
Certo è che se la soluzione dei tre binari, come affermato dai relatori, permette di soddisfare le esigenze d'esercizio, così come avviene anche in altre tratte ferroviarie italiane ed europee, l'idea di occupare parte della superficie ferroviaria con una nuova strada non appare velleitaria.
Una proposta che vista nell'insieme di quanto già discusso sull'argomento, risulta certamente innovativa, ma che va ad integrare quanto ipotizzato dalle soluzioni presentate da Rfi e Italfer, che merita un serio approfondimento da parte dell'amministrazione comunale; sulla cui proposta siamo certi non mancheranno ulteriori considerazioni e approfondimenti da parte dei cittadini e dai comitati interessati.
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