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Si muove un tavolo e pensano sia il terremoto. Dopo la notizia sulla bozza di documento con la quale la Commissione Territorio del PD vicentino comunicava di fatto i suoi dubbi sul progetto originario della TAV/TAC, accogliendo in qualche modo la proposta alternativa dei comitati, i Dem berici sono finiti in subbuglio. Tanto da far saltare la stessa Commissione, prevista per domani, per mancanza del numero legale. Sopraggiunti impegni o paura dell'ira estiva della dirigenza?

Quello che non si capisce è il perché di tanto rumore, visto il clima "democratico" sbandierato dalla segretaria del PD cittadino Chiara Pavan. D'altra parte quel progetto originario della TAV/TAC è destinato a cambiare, come ha già sottolineato il sindaco Variati nell'incontro con i comitati di venerdì scorso. E comunque il documento, ora "sospeso" solo perché ne è stata data notizia, dato che la Commissione Territorio del PD non si riunirà domani per vidimarlo, sarebbe comunque finito nelle mani di Variati.
E se è vero, come è vero, che la "Commissione Territorio del PD" è interna allo stesso PD e non un gruppo esterno che raccoglie solamente "l'opinione di alcuni iscritti e di alcuni simpatizzanti", allora casomai il dibattito è interno al partito. Se quel documento non esprime il parere della dirigenza, come sottolinea Pavan, siamo ben felici di riportarlo ma, di certo, quell'opinione non arrivava da un corpo estraneo al partito. Altrimenti non si spiegherebbe l'agitazione, altrimenti non si spiegherebbe perché "alcuni iscritti e alcuni simpatizzanti" abbiano sospeso la loro riunione.