Tav/Tac, Cicero: farsa di referendum consultivo
Sabato 4 Giugno 2016 alle 16:03 | 0 commenti
Riceviamo dal Consigliere comunale Claudio Cicero e pubblichiamo
Premessa: non voterò, on line, su questa farsa di referendum consultivo. Come Consigliere comunale ritengo che il mio ruolo e dovere sia quello di far emergere in Aula tutte le contraddizioni e gli errori di un progetto e di un metodo, quello intrapreso da Variati, che è ancora una volta divisivo per Vicenza. D’altra parte, cosa c’era da aspettarsi? 100 votanti nella prima giornata sono già un risultato significativo, a fronte di una città malamente informata e completamente disinteressata ad un referendum farlocco, nel quale il Sindaco presenta solo due soluzioni.Un progetto irrealizzabile e già bocciato da tutti (tranne che dalla sua maggioranza in Consiglio Comunale, si badi bene!) ed un secondo progetto, di minima e dettato da RFI, che nulla aggiunge in termini di qualità e servizio ferroviario alla città . Aprire poi le votazioni on line dopo aver chiaramente indicato quale sarà l’orientamento della Giunta e quindi della maggioranza, quale suggerimento per il voto, fa pensare ad una consultazione che profuma solo di soldi buttati e tempo perso per i cittadini. Cittadini che speravano in una reale possibilità di esprimere un’opinione tra soluzioni realmente percorribili ed alternative.  Prima del voto in Consiglio Comunale illustrerò alla città una soluzione diversa, rispettosa del tessuto urbano e in grado di offrire veramente a Vicenza un miglioramento del trasporto su ferro. Il tutto accompagnato da una accurata analisi dei costi. La mia proposta sara' completata anche da possibili migliorie alla soluzione oggi sostenuta da Variati e, in assenza di condivisione e accoglimento di proposte realmente migliorative, il mio voto sarà contrario a tutte le due/tre (non si capisce neppure bene quante siano...) soluzioni offerte oggi dal Sindaco. La città potrà così vedere e conoscere quali possono essere le alternative. La scelta che il Sindaco vuole ora far ratificare alla città , in una sorta di referendum al contrario, non è certamente la migliore. Capisco che sia difficile tornare indietro, ma bisogna avere coraggio, capacità di vedute a lungo termine e di dialogo con tutti, perché solo così a Vicenza può arrivare la soluzione migliore.
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