Tav, Mattia Fantinati (M5S): "anche la congiuntura economica rema contro il progetto"
Venerdi 27 Ottobre 2017 alle 16:36 | 0 commenti
Riceviamo da  Mattia Fantinati, il portavoce alla Camera per il M5S, la nota ufficiale seguente che vi proponiamo: "Il Tav non è solo un problema grave di espropri e ambientale, ma lo è anche dal punto di vista economico. È un'opera che non sta semplicemente in piedi: tutti i calcoli effettuati tengono conto di una crescita costante, che negli ultimi anni non c'è stata del Pil, correlata ad una ancora maggiore crescita delle merci. Sono previsioni che sono state smentite sia dalla congiuntura economica che dal progresso tecnologico, così come ha perso progressivamente importanza il corridoio Est-Ovest, su cui dovrebbe viaggiare l'alta velocità in transito sulla pianura padana a favore di quello Nord-Sud."
"Il Tav - continua l'esponente pentastellato - è un'opera che risale a trent'anni fa e che non risponde più alle esigenze attuali e continueremo ad opporci alle opere inutili, costosissime e che non portano nessun beneficio ai cittadini. "
"Da ultimo e non per importanza - conclude Fantinati -, due recenti pareri del dicembre 2016 e marzo 2017, espressi dal massimo organo tecnico dello Stato, il Consiglio superiore dei lavori pubblici, rilevano gravi inadempienze nei progetti Tav nella tratta Brescia-Verona e Vicenza- Padova. Sono completamente assenti le applicazioni delle norme tecniche sotto tutti gli aspetti progettuali comprendenti anche quelli riferiti all'azione sismica e sia quelli concernenti la compatibilità idraulica dei ponti. Una bocciatura sotto tutti i punti di vista del progetto voluto con ostinazione da questo ed il precedente governo. Però mi chiedo come mai il Cipe (Il Comitato interministeriale per la programmazione economica) non ne abbia tenuto conto."
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