Tav in Veneto, ministro Delrio: "investimento di 400 milioni". C'è anche Vicenza
Martedi 8 Novembre 2016 alle 10:22 | 0 commenti
«Vogliamo favorire la crescita per l'Italia; sull'alta velocità abbiamo stanziato 15 milioni per il Veneto in vista di un investimento totale di 400 milioni per creare un sistema di connessione per far raggiungere le principali città in due ore». Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, oggi a Tessera (Venezia) per l'inaugurazione del tappeto mobile e della darsena dell'aeroporto Marco Polo per collegare lo scalo alla laguna. Parlando di infrastrutture di sistema, Delrio ha detto: «Venezia deve essere vivibile e accessibile via terra, aria, strada ed acqua. L'alta velocità , a fine anno, chiuderà il cantiere Milano-Brescia ed apriremo quello per Verona e a seguire quello per Vicenza».
Quanto a Venezia e al nuovo tappeto mobile al Marco Polo, il ministro si è detto:«Orgoglioso di questo primo passo, abbiamo altri 500 milioni di investimenti da fare, la filosofia a cui teniamo molto è quella di condividere i progetti con una filosofia di collaborazione per una strategia Paese, perché Venezia da sola non si salva se non c'è un sistema».
All'inaugurazione erano presenti il sindaco Luigi Brugnaro e Enrico Marchi, presidente di Save società di gestione dell'aeroporto Marco Polo.
«A fine anno inaugureremo la Salerno Reggio-Calabria - ha aggiunto Delrio - ma nessuno da Venezia andrà al mare, al sud, in auto; ecco che qui contano gli aeroporti». «Per questo bisogna fare le cose per bene - ha proseguito facendo i complimenti a quanto fatto a Venezia -, togliendo il pubblico e i politici riciclati dalla gestione perché il meccanismo di tariffe e investimenti funzionano se c'è imprenditorialità manageriale».
Sempre oggi, è stata consegnata al ministro una lettera-appello sullo sblocco dei finanziamenti per la modernizzazione delle infrastrutture del Veneto a firma di Agostino Bonomo (Vicepresidente nazionale Confartigianato Imprese), Onofrio Rota (Segretario Generale Cisl Veneto) e Roberto Zuccato (Presidente Confindustria Veneto), in rappresentanza delle associazioni di #Arsenale2022.
Nella lettera le associazioni di #Arsenale2022 chiedono al Governo di prestare la giusta attenzione al Veneto nell'assicurare le risorse indispensabili per ammodernare il suo sistema infrastrutturale, ritenuto obsoleto e inadeguato. L'appello riguarda nello specifico lo sblocco i finanziamenti per l'alta velocità nel tratto Brescia-Verona-Padova e per la Pedemontana. In merito alla linea ferroviaria Av/Ac Milano-Venezia, le associazioni riconoscono al ministro l'impegno assunto per l'approvazione entro l'anno da parte del Cipe dei progetti e dei finanziamenti per la parte Verona - Vicenza - Padova. Chiedono tuttavia che lo sforzo sia esteso all'intera direttrice, compresa la tratta Brescia-Verona e i nodi attraversati, evitando che diatribe locali ritardino l'esecuzione di un'opera strategica per il Veneto e il Paese. Altrettanto urgente è lo sblocco dei finanziamenti per completare la Pedemontana, già previsti e a carico della finanza privata ed internazionale, che attendono un «placet» del Governo attraverso la Cassa Depositi e Prestiti.
A seguito delle perplessità sui livelli di traffico previsti, le associazioni di #Arsenale2022 invitano il Ministro Delrio a visitare l'area pedemontana veneta, per verificare di persona l'importanza del suo sistema produttivo e la densità di quello insediativo. Nei giorni scorsi le categorie di #Arsenale2022 hanno inviato una lettera a Luca Zaia, chiedendo al governatore del Veneto di fare fronte comune e compatto sul tema delle infrastrutture e di svolgere un ruolo di coordinamento e stimolo nei confronti del Governo. Le due lettere sono il primo «prodotto» di #Arsenale2022, progetto che, per la
prima volta, vede sedute allo stesso tavolo 10 rappresentanze del mondo dell'impresa, del lavoro e delle professioni del Veneto. Obiettivo, costruire contenuti e proposte condivise per lo sviluppo della società e dell'economia regionale e contribuire alla definizione delle politiche locali.
da la Nuova di Venezia e MestreAccedi per inserire un commento
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