Tassisti e farmacisti: liberalizzazioni in salsa berica
Mercoledi 11 Gennaio 2012 alle 18:24 | 0 commenti
Tassisti e farmacisti: le due facce nel vicentino della medaglia relativa alle liberalizzazioni messe nell'agenda programmatica dal governo Monti. Per i primi è solidarietà alla protesta messa in atto da nord a sud in tutto il paese. Sbagliato allargare la concorrenza, è il loro coro, in un momento in cui il settore è già gravato da una pesante riduzione dei ricavi.
A fronte di tariffe fissate dal ministero dei trasporti, che delega la materia ai singoli comuni e che nel caso di Vicenza sono bloccate dal 2006, i 42 mezzi attualmente in servizio in città ogni giorno stanno facendo già i conti con i rincari di gasolio, pedaggi autostradali, previdenza e assicurazioni, oltre che alla fetta di affari divorata dal dilagante fenomeno dei tassisti abusivi. E così monta la rabbia tra i conducenti, che attendono gli esiti del conclave del parlamentino dei tassisti, programmato oggi a Bologna, e della manifestazione di sabato al Circo Massimo di Roma, con operatori e mezzi da tutta Italia a manifestare il proprio malconteno. Con la minaccia di sciopero che pendo sull'utenza. Di diverso tenore la reazione dei farmacisti all'ipotesi di liberalizzare le concessioni all'apertura di nuovi spazi per la vendita dei medicinali. Un adeguamento richiesto da anni ma mai messo in atto affermano gli addetti ai lavori: importante però mantenere il rispetto del piano organico. Tradotto: ok alla liberalizzazione di nuove aperture in poosti in cui la presenza di farmacie non è proporzionale all'utenza. Bene i parametri fissati a una farmacia ogni 5000 abitanti per le realtà superiori alle 12 mila unità , e una ogni 4000 per quelle inferiori. Attenzione invece all'apertura indiscriminata del mercato dei cosiddetti farmaci C: in attesa di una più specifica definizione della categoria, dai medici farmacisti di Vicenza l'invito a diffidare dalla vendita di medicinali da chi non ha le competenze e lo fa dovendo rispondere a logiche di vendita spesso in conflitto con quelle della salute.
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