Tasse, M5S: introdurre anche a Vicenza il Baratto Amministrativo
Venerdi 20 Novembre 2015 alle 15:01 | 0 commenti
Daniele Ferrarin, portavoce Consigliere Comunale M5S Vicenza, ha presentato una mozione per l'istituzione del "Baratto Amministrativo"
La perdurante crisi economica, i continui tagli lineari imposti ai Comuni dal Governo Centrale, devono sensibilizzare l'amministrazione verso i bisogni della parte debole dei cittadini vicentini. Sempre più famiglie non possono far fonte al pagamento delle imposte comunali. Il M5S propone all'Amministrazione l'introduzione anche a Vicenza del Baratto-Amministrativo.
L'Idea è quella di consentire a coloro che non riescono a far fronte al proprio dovere dal punto di vista delle imposte comunali di dare in cambio la propria opera a favore della Comunità . Ciò dovrà avvenire sulla base delle disponibilità finanziarie dell'Ente comunale attraverso il riconoscimento di requisiti oggettivi che dovranno essere stabiliti. Si tratta di un'iniziativa socialmente valida prevista dall’art. 24 della legge 164/2014.
MOZIONE PER L’ISTITUZIONE DEL BARATTO AMMINISTRATIVO
PREMESSO CHE:
• In Italia, come riportato dall’Ocse, la pressione fiscale risulta essere oltre il 42%;
• la crisi economica negli ultimi anni ha colpito in maniera intensa anche la nostra Città , che ha visto purtroppo aumentare in maniera considerevole il numero dei disoccupati e delle famiglie che faticano ad arrivare alla fine del mese e, di conseguenza, ad onorare i pagamenti dei tributi dovuti;
• le amministrazioni locali, evidenziano notevoli criticità nel recupero del gettito erariale per quanto precedentemente esposto e i crediti inesigibili diventano passività del bilancio comunale, aggravandone la già compromessa situazione anche in forza dei tagli determinati dal governo centrale;
• il Comune incontra oggettive difficoltà a garantire pienamente gli interventi di manutenzione, pulizia, abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale;
CONSIDERATO CHE:
• gli artt. 114 comma 2, 117 comma 6 e 118 della Costituzione disciplinano forme di collaborazione dei cittadini con l’amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni;
• il D.M. 14 maggio 2014, recante “Attuazione dell'articolo 6, comma 5, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 102, convertito, con modificazioni dalla legge 28 ottobre 2013, n. 124 – stabilisce, all’art. 2, comma 1, che “per morosità incolpevole si intende la situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone locativo a ragione della perdita o consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiareâ€, e specifica, all’art. 2, comma 2, che “la perdita o la consistente riduzione della capacità reddituale di cui al comma 1 possono essere dovute ad una delle seguenti cause: perdita del lavoro per licenziamento; accordi aziendali o sindacali con consistente riduzione dell'orario di lavoro; cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddituale; mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici; cessazioni di attività libero-professionali o di imprese registrate, derivanti da cause di forza maggiore o da perdita di avviamento in misura consistente; malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato o la consistente riduzione del reddito complessivo del nucleo medesimo o la necessità dell'impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche e assistenziali.â€;
• il D.L. 12 settembre 2014, n. 133, “Sblocca Italiaâ€, recante “Disposizioni urgenti per l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l’emergenza del dissesto idrogeologico, la ripresa delle attività produttive†il quale al capo V, art. 24 (Misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio) prevede che “I Comuni possono definire i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli e associati, purché individuati in relazione al territorio da riqualificare. Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l'abbellimento di aree verdi, piazze o strade ed in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. In relazione alla tipologia dei predetti interventi i Comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività posta in essere. L'esenzione è concessa per un periodo limitato, per specifici tributi e per attività individuate dai Comuni, in ragione dell'esercizio sussidiario dell'attività posta in essereâ€;
RITENUTO CHE
• la fattiva collaborazione tra Amministrazione Comunale e cittadini rappresenterebbe uno stimolo a diffondere maggiore senso civico e di appartenenza, fornendo un esempio di vicinanza delle Istituzioni alle problematiche quotidiane degli abitanti del nostro territorio;
• il Comune di Vicenza presenta non poche difficoltà nel procedere alle attività di ordinaria manutenzione e/o ad interventi in genere sul territorio comunale a causa della scarsità delle risorse economiche;
• i suddetti interventi, rientrando nei casi individuati dalla sopracitata legge, rappresenterebbero da un lato un’ occasione per i contribuenti in difficoltà ad assolvere ai propri doveri e dall’altro, per il Comune stesso, la possibilità di usufruire di forza lavoro, visto che ad oggi le assunzioni risultano bloccate ed i tagli alla gestione amministrativa risultano essere sempre più ingenti;
• il Comune di Vicenza così come gli altri comuni italiani, troverà sempre più difficoltà a riscuotere i tributi con il rischio di vedere sempre più aumentati i casi di morosità incolpevole;
• con il sistema del “Baratto Amministrativo†oltre a ridurre il rischio di morosità si eviterebbero anche i costi relativi al recupero forzoso dei tributi, soprattutto si eviterebbe la procedura del recupero forzoso nei confronti di chi è davvero in difficoltà e non ha la possibilità economica di procedere al pagamento del tributo.
IL CONSIGLIO COMUNALE IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
• ad attuare quanto previsto dall’art.24 del D.L. 12 settembre 2014 n. 133 così come convertito con modificazioni dalla L. 11 novembre 2014 n. 164;
• a prevedere, in relazione al tipo di intervento, delle riduzioni od esenzioni da tributi inerenti il tipo di attività svolta (finalizzata a cura e rigenerazione dei beni comunali, riqualificazione, tutela e valorizzazione del territorio) recependole con norma specifica nei regolamenti applicativi dei tributi, al fine di permettere ai cittadini che si trovino in condizioni di difficoltà economica e/o lavorativa di usufruire di tale opportunità ;
• a definire un Regolamento comunale che introduca il “Baratto Amministrativoâ€.Accedi per inserire un commento
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