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Tara d'appalto

Di Marco Milioni Domenica 4 Marzo 2012 alle 23:34 | 0 commenti

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Le vicende recenti della Spv non sono che l'ultimo capitolo di una saga all'insegna dell'opacità nel mondo delle grandi infrastrutture regionali. Dal caso Serenissima al caso Brentan, sino a Veneto Strade i colori dominanti sono due il rosso dei conti e il nero della visuale
Sembrano passati anni luce, sembra che più nessuno abbia voglia di parlarne ma la collettività veneta non ha ancora assorbito la botta della voragine provocata dalla controllata Infracom alle casse della Serenissima. Col valore della controllata crollato da 270 a 70 milioni di euro la matassa se l'è dovuta sbrogliare, senza però fare luce sui conti, il presidente della Serenissima e della provincia di Vicenza Attilio "Titti" Schneck. Leghista, come leghista era l'ex presidente di Brescia Padova Manuela Dal Lago.

Nel catino della quale è maturato l'affaire A4 senza peraltro che la procura di Verona, competente per territorio, decidesse di andare a spulciare le carte: il tutto nonostante le prese di posizione, poche, e i lamenti della politica, pochissimi e gli strani intrecci con la Banca Popolare di Vicenza (VicenzaPiù del 22 luglio 201, pagina 10). Eppure a metà degli anni Duemila c'è stato un periodo in cui per un attimo i grandi media hanno aperto gli occhi sulla Serenissima. Ario Gervasutti, poi divenuto direttore de Il Giornale di Vicenza, sulla parte generale de Il Gazzettino (27 ottobre 2007, pagina 11) narrava delle «strane partecipazioni della Serenissima» e puntava i riflettori sull'inciucio in consiglio comunale a Vicenza tra il «neonato Pd» e la Lega per parare la schiena alla stessa Dal Lago: una sorta di nemesi ciclica che obbliga il Pd vicentino a stare sempre a rimorchio di qualcun altro nello schieramento avverso, oggi infatti l'alter ego è l'ala sartoriana del Pdl. Tuttavia il mondo delle infrastrutture venete passa anche per l'arresto del democratico Lino Brentan, ras della Padova Venezia e snodo dei potentati marcati Pd soprattutto nei rapporti col Pdl e con quel Renato Chisso che per il Pdl è assessore regionale proprio alla mobilità. Poi vanno ricordati i costi per il Passante di Mestre, lievitati dell'85% secondo la Corte dei Conti e lo spettro del crac per Veneto Strade. E poi c'è la Pedemontana, sul cui orizzonte non ci sono solo i nembi densi del caso Palermo, ma pure quelli del caso WikiLeaks, nel quale addirittura il segretario di stato americano Hillary Clinton parla di baratro finanziario nel quale starebbe finendo la multinazionale spagnola Sacyr, proprietaria di Sis al 60%. Tutti zitti quindi e la storia continua con le indagini dell'Antimafia veneziana sui cantieri della Valdastico Sud per non parlare della spinosa vicenda della piattaforma per i rifiuti tossici di Marghera che ha portato a condanna penale diversi faccendieri del settore rifiuti, soprattutto illegali, e che ha visto finire nell'occhio del ciclone anche la municipalizzata vicentina Aim. «La posa della prima pietra rappresenta un momento cruciale, perché finalmente termina la fase delle "carte", della burocrazia, delle lungaggini di ogni tipo, e inizia quella del cantiere. Dell'operatività che ha sempre contraddistinto questa regione e i suoi cittadini». Così diceva Chisso il 10 novembre quando a bordo di una ruspetta, assieme al governatore veneto Luca Zaia del Carroccio, posava la prima pietra della Pedemontana Veneta. Ma del caso Sis-Palermo in quel discorsetto non c'è traccia alcuna. Frattanto in questi giorni cade il ventennale di Mani Pulite: l'ex «socialista» Chisso ha in mente una lectio magistralis su come si gestiscono in modo cristallino affidamenti, società pubbliche e gare d'appalto?


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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