Tanto tuonò che non piovve: passa la delibera di maggioranza grazie a un Variati bifronte
Martedi 6 Marzo 2012 alle 22:06 | 0 commenti
Oltre a quelli di Formisano, Bottene, Sgreva e qualcun altro, «i mille emendamenti della Lega Nord nati in verità - dice amareggiato il segretario cittadino Carlo Rigon- per spingere a discutere e trovare una soluzione condivisa come sarebbe tipico quando si fissano le regole del gioco» si sgonfiano come neve al sole. Quando Achille Variati, assente per una mezzora abbondante in cui il regista dell'operazione ha lasciato democraticamentefare in aula, poi dirà , a Borò, Barbieri, Bastianello e Mazzuoccolo, rientra e fa un discorso buonista dei suoi (qui il video) tutti già intuiscono il finale.
Dopo che c'era stata, con la supervisione costante di Bulgarini, una riunione infruttuosa dei capogruppo e, poi, un promettente tête-à -tête del sindaco con Daniele Borò, dei cui ipotetici accordi disattesi molto si lamenterà alla fine Mazzuoccolo (qui il video), Variati, come dicevamo, riappariva e da doctor Jekyll diventava, è il suo coupe de theatre favorito, mr. Hyde in una sala adatta alla rappresentazione: la volta è ricca di caldi affreschi ma il pavimento è coperto da fredde poltrone metalliche. Il sindaco parla a lungo, dicevamo, da buon padre di famiglia, alla fine si mostra deluso che le illustrazioni degli emendamenti della lega Nord fossero inutilmente ripetitive, ha un rapido conciliabolo con i capigruppo di maggioranza (foto) e giù la mannaia liberatoria per la sceneggiata finale: blinda la delibera con l'emendamento n. 407 presentato da Federico Formisano e dai capigruppo di maggioranza, straccia gli emendamenti, dopo che la Lega, dice lei, fidandosi delle promesse di Variati (qui le spiegazioni di Formisano) non aveva presentato gli insopprimibili ordini del giorno e chiede il voto. Via alla litania delle dichiarazioni di voto con Valerio Sorrentino che annuncia l'uscita dall'aula del Pdl al momento del voto (qui il video) e risultato scontato.
Salvo, dopo le accuse di totalitarismo rivolte da Paolo Mazzuoccolo al sorridente Achille, la ritrovata vena buonista: «per un po' sarà così, senza ostruzionismi che blocchino la maggioranza su decisioni importanti (vedi il piano degli interventi e tanto altro ancora, ndr) poi, in commssione statuto, magari si vedrà di cambiare».
Perchè nulla è perfetto, dice il sindaco, come ha ben capito stasera chi pensava di appllicare tattiche perfette alternative alla maestria del borgomastro.Â
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