Tagli alle partecipate, Toniolo a Berti: "mi occupo di fatti e non di ciacole"
Lunedi 16 Febbraio 2015 alle 17:54 | 0 commenti
Il presidente della Commissione bilancio del Consiglio regionale del Veneto, Costantino Toniolo dell'NCD Veneto Autonomo, ribatte agli attacchi politici subiti dal candidato presidente Veneto del Movimento 5 stelle, Jacopo Berti, che ha parlato di "tagli elettorali" sulla questione dei tagli alle società partecipate della Regione: "critiche demagogiche e populiste nei miei confronti: mi occupo di fatti e non di ciacole! Ho studiato la razionalizzazione delle società regionali sin dal mio arrivo alla commissione bilancio 5 anni fa!"
Di seguito le dichiarazioni complete:
"Non ci si può occupare del bene comune con leggerezza, perché la politica è soprattutto mediazione e il nostro lavoro deve tenere conto delle persone (e delle famiglie) che sono coinvolte dalle nostre azioni.
"Una critica dai toni demagogici e populisti, che non prende in considerazione gli anni di lavoro precedenti", sottolinea Toniolo, "ma solo ciò che è uscito sui giornali nelle ultime settimane: probabilmente Berti lavora su una rassegna stampa che parte da quando ha vinto le Regionarie (ovvero le Primarie, ndr) del suo partito!"
"Caro Berti", incalza Toniolo, "per amministrare bisogna conoscere, progettare, mediare e gestire: non bastano i proclami in salsa di antipolitica pentastellata, perché tra il dire e il fare in questo campo (quello politico, ndr) c'è proprio di mezzo il mare!"
"Per quanto riguarda la mia azione politica è ispirata dal pensiero popolare", spiega Toniolo, "il che significa che il rispetto per la persona umana e la famiglia è prioritario, ma anche il rispetto per le attività che svolgono un ruolo sociale offrendo lavoro a molte persone (che significa reddito per altrettante famiglie)!"
"Di società partecipate mi occupo sin dall'inizio della legislatura", continua Toniolo, "e coloro che seguono la politica da qualche mese (come Berti) dovrebbero andare a studiarsi le leggi che ho proposto e fatto approvare nel 2012, 2013, 2014, che riguardano la chiusura di alcune società che sono servite in passato, ma la cui esistenza non si giustifica più. Non solo ho fatto approvare addirittura un taglio ai posti nei Cda delle partecipate e agli emolumenti dei dirigenti".
"Ricordo inoltre il lavoro realizzato per le ATER", prosegue Toniolo, "dove dalla prossima legislatura non esisteranno più né i presidenti né i CDA (ma solo un direttore generale che risponde alla Giunta) con un risparmio annuale di circa un milione di euro!"
"Il Consiglio regionale in questi anni, anche per merito mio e del gruppo NCD", prosegue Toniolo, "ha lavorato molto per razionalizzare la spesa delle partecipate e ora siamo all'avanguardia a livello nazionale".
"Ma se da un lato l'azione legislativa può avere tempi veloci", conclude Toniolo, "l'azione governativa della Giunta ha tempi più lenti, in determinati casi giustificati dal fatto che di mezzo c'è anche la vita delle persone che lavorano in questi enti e società partecipate: non solo. Vi sono anche dei costi per dismettere le società e le cose vanno fatte rispettando determinate tempistiche al fine di fare meno danni possibile sia dal punto di vista economico (alla cosa pubblica) sia dal punto di vista umano!"
"Per chiudere", sottolinea Toniolo, "in questi anni abbiamo tagliato le spese di funzionamento delle strutture regionali a partire dalle auto blu; in Consiglio abbiamo tagliato gli "stipendi" dei consiglieri regionali; abbiamo abolito il vitalizio (entra in vigore dalla prossima legislatura); abbiamo ridimensionato le società partecipate, determinato delle regole per i Cda (con meno esponenti possibile) delle restanti e per gli "stipendi" dei dirigenti; tagliato i Cda delle ATER. L'ultimo mio intervento (ma solo l'ultimo) riguarda Veneto Nanotech e Veneto innovazione la cui attività può essere benissimo assorbita da Veneto Sviluppo e dagli uffici regionali del settore dello sviluppo economico: inutile tenere in piedi strutture che costano quando le funzioni di quelle strutture possono essere gestite da altre strutture preesistenti: ma a tutto questo siamo arrivati con studi i cui risultati sono indicati nei testi di presentazione delle proposte di legge!"
"In Prima commissione abbiamo lavorato moltissimo", conclude Toniolo: "Probabilmente Berti e i pentastellati non hanno altri argomenti se non quelli dei tagli degli stipendi di politici e amministratori e dirigenti regionali: pertanto se dovessimo riuscire ad approvare anche la mia ultima proposta di legge resterebbero loro pochi argomenti per alimentare la loro insaziabile fame di anti-politica anarcoide!"
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.