Tagli al fondo Patronati? Inca Cgil: sarebbe un grave attacco ai diritti dei cittadini
Lunedi 20 Ottobre 2014 alle 16:35 | 1 commenti
Il taglio del 30% al fondo Patronati, trapelato dalle indiscrezioni giornalistiche sulla legge di stabilità , preoccupa il Patronato Inca Cgil che solo 2013 in provincia di Vicenza ha aperto 37.879 pratiche per l’assistenza o la consulenza a decine di migliaia di persone. La presidente nazionale dell'Inca Cgil, Morena Piccinini, è infuriata. Di seguito le sue dichiarazioni.
“Altro che manovra espansiva! Sarebbe una stangata che andrebbe a pregiudicare l'attività di assistenza e di tutela che questi istituti offrono in forma gratuita a milioni di cittadini e cittadine ogni anno. Sarebbe un attacco senza precedenti ai diritti più elementari costituzionalmente garantiti a tutti e, in particolare, alle fasce più deboli della popolazione che non possono permettersi di pagare un consulente privato per ottenere le prestazioni previdenziali e assistenziali cui hanno dirittoâ€, osserva.
“Questa legge di Stabilità ci consegna una ragione ancor più significativa per partecipare alla giornata di mobilitazione indetta dalla Cgil per il 25 ottobre – chiosa la presidente Piccinini –. Il governo ignora quanto il lavoro dei Patronati incida positivamente sulla pubblica amministrazione che lui stesso intende riformare, tagliando gli sprechiâ€.
Considerando solo l'attività dell'Inca Cgil nel Vicentino, lo scorso anno le domande rivolte all'Inps o le consulenze fornite sono state oltre 37mila, 37.879 per la precisione, così ripartite: 2.423 domande di pensione; 7.361 domande di disoccupazione/mobilità ; 1.524 domande di assegni al nucleo familiare; 1.871 domande di maternità ; 1.361 interventi in materia di danni da lavoro; 1.405 domande di invalidità civile; 2.119 richieste/rinnovi di permesso di soggiorno; 2.404 consulenze prestate (calcoli decorrenza e calcoli pensione).
“Soltanto qualche giorno fa – sottolinea Piccinini –, in occasione della presentazione del bilancio sociale dell'Istituto previdenziale è stato sottolineato che, senza l'attività dei Patronati, la pubblica amministrazione dovrebbe aprire e gestire circa 6 mila uffici permanenti e, per l'Inps, questo si tradurrebbe in un aumento degli organici di 5.350 unità . In termini economici, il sistema dei patronati garantisce un risparmio annuo di 564 milioni di euro per l'Inps occorrenti per garantire annualmente gli stessi serviziâ€.
Per la presidente nazionale dell'Inca, poi, “il taglio di 150 milioni di euro e la riduzione dell'aliquota di prelievo dei contributi previdenziali obbligatori, già a partire dall'anno in corso, metterebbe in ginocchio la rete degli sportelli dei Patronati che in questi anni di crisi ha rappresentato l'unico istituto di welfareâ€.
“Una scelta così scellerata – conclude – mal si concilia con le dichiarate intenzioni del governo di mettere a punto una manovra finanziaria espansiva per favorire la ripresa occupazionale e lo sviluppo economico, mostrando attenzione alle famiglie più bisognoseâ€.
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