Tagli a Il Gazzettino, Sbrollini e Rubinato: interrogazione per tutela dei free lance
Mercoledi 13 Aprile 2011 alle 17:41 | 0 commenti
Daniela Sbrollini, Partito Democratico - La mobilitazione dei collaboratori de Il Gazzettino che protestano contro i tagli annunciati dall'editore finisce in Parlamento. Con un interrogazione al Presidente del Consiglio e al Ministro del Lavoro le deputate democratiche Daniela Sbrollini (prima firmataria) e Simonetta Rubinato chiedono di sapere "se il Governo stia monitorando il settore dell'editoria con l'obiettivo di salvaguardare e mantenere i livelli occupazionali e di retribuzione adeguati come sancito dall'art. 36 della nostra Costituzione che sancisce che il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla sua famiglia un'esistenza libera e dignitosa" (nella foto giornalista free lance Rocco Carlomagno scacciato da la Russa durante incontro con Berlusconi).
"Il Gazzettino - ricorda l'on. Sbrollini - è punto di riferimento per una parte importante della popolazione del Veneto e nei 124 anni di storia è diventata una voce autorevole e accreditata dell'informazione locale. Questo patrimonio è fatto di lavoratori e lavoratrici che ora vedono di punto in bianco ridotto in modo drastico il loro "salario" con chiare ricadute negative nella normale gestione della vita personale. Ci auguriamo che il rapporto di dialogo che gli stessi lavoratori hanno sempre voluto mantenere nel tempo con l'editore possa portare anche questa volta ad una soluzione positiva che salvaguardi i diritti riconosciuti dalla nostra stessa Costituzione".
Per l'on. Rubinato "in questo Paese anche nel settore del giornalismo vi sono inique situazioni di disparità di tutela: la politica si deve occupare della condizione di tanti collaboratori free lance che lavorano senza né un'adeguata retribuzione, né alcuna minima certezza sul loro futuro professionale". Per questo, secondo la deputata trevigiana, è "necessario che il Parlamento introduca al più presto nuove norme che stabiliscano per le testate che ricevono contributi statali grazie alla legge sull'editoria delle garanzie minime per quanti hanno in essere un contratto di collaborazione".
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