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Tac/Tav, Variati presenta l'analisi comparativa tra le soluzioni alternative: "no decisioni calate dall'alto"

Di Edoardo Andrein Mercoledi 30 Marzo 2016 alle 12:19 | 0 commenti

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Il sindaco di Vicenza Achille Variati ha presentato oggi mercoledì 30 marzo nella Sala degli Stucchi di Palazzo Trissino l'analisi comparativa, elaborata da ITALFERR per conto di RFI, tra le soluzioni alternative della linea Tav/Tac che riguarda l'attraversamento della città di Vicenza, ma i cui effetti non saranno solo per il capoluogo ma anche per i territori confinanti e di tutta la regione, per quella che probabilmente è la grande opera più importante dal dopoguerra per la città.
(Di seguito maggiori dettagli dal Comune e a breve video integrale di VicenzaPiùTv sulla conferenza con le parole del sindaco Variati). 

“A Vicenza non ci saranno decisioni calate dall'alto come è capitato altrove. Qui amministrazione e cittadini decideranno solo dopo aver soppesato pro e contro delle differenti soluzioni in campo. E solo dopo che la città si sarà espressa, il Comune siglerà un nuovo protocollo d'intesa con RFI sull'attraversamento di Vicenza della linea di alta velocità alta capacità”.

Il sindaco Achille Variati definisce una vera conquista la corposa analisi comparativa che ha fatto redigere a RFI sulle soluzioni proposte per risolvere il passaggio dell'alta velocità alta capacità a Vicenza.

Questa mattina la relazione è stata pubblicata sulla home page sito del Comune (www.comune.vicenza.it – sezione In evidenza) a disposizione della cittadinanza; lunedì 4 aprile sarà illustrata dai tecnici di RFI in consiglio comunale.

“Quel che è certo – ha premesso il sindaco Variati nel commentare l'arrivo della documentazione - è che né amministrazione comunale, né categorie economiche né Regione vogliono l'esclusione non solo della città, ma di tutta la Provincia dalla rete dei collegamenti nazionali e internazionali su ferro. Poiché però stiamo parlando dell'opera infrastrutturale più importante che Vicenza affronta dal Dopoguerra, prima di scegliere era indispensabile poter avere in mano tutti gli elementi per comparare i diversi scenari. Ora quegli elementi ci sono e la città potrà finalmente analizzarli e quindi decidere”

Innanzitutto, rispetto alle 4 soluzioni in campo, RFI ha scartato a priori l'ipotesi di una stazione principale in Fiera e una stazione per la mobilità regionale in viale Roma, perché non in linea con le proprie politiche commerciali.

Inoltre nello studio comparativo non ha considerato l'attraversamento dell'intero territorio, ma il solo lotto – comprensivo delle stazioni - da ovest fino al raccordo con la linea per Treviso, particolarmente importante per quanto riguarda il trasporto delle merci da e per il Tarvisio. “Per il tratto verso est – ha ricordato a questo proposito il sindaco – cioè quello più impattante sulle proprietà private, avevamo chiesto a RFI un approfondimento sulla cosiddetta “alta velocità virtuale”, cioè su una nuova tecnologia che consente di evitare il raddoppio dei binari. Ci hanno risposto che per il tratto di nostro interesse l'alta velocità virtuale per ora non si può fare, ma che gli studi stanno andando avanti. Quindi meglio che per ora si proceda senza bisogno di prendere decisioni definitive sul lotto verso Padova, augurandoci che la scienza dei trasporti faccia nel frattempo passi in avanti sul fronte della riduzione dell'impatto sul territorio”.

Nella relazione vengono approfonditamente comparate due soluzioni: quella con la stazione principale in zona Fiera, l'eliminazione della stazione storica di viale Roma e la realizzazione di una nuova stazione per i collegamenti regionali a Borgo Berga e e quella in cui viene confermata l'attuale stazione in viale Roma, con in più la possibilità di realizzare una fermata in Fiera da attivare in via ordinaria per la mobilità regionale (SFMR) e come fermata dell'alta velocità in occasione dei grandi eventi.

Le due ipotesi comparate da RFI sono state descritte questa mattina dall'assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Marco Dalla Pozza.

Per quanto riguarda la prima soluzione, che discende dallo studio di fattibilità nato dalla proposta del territorio vicentino, è stato evidenziato come i costi siano lievitati in seguito, in particolare, all'impossibilità di ottenere la cosiddetta “deroga franchi idraulici” dopo il nubifragio di Genova, o la conseguente necessità di innalzare di circa 80 centimetri il piano delle rotaie nella zona di Borgo Berga e piazzale Fraccon.

Sempre sul fronte della sicurezza idraulica, il tunnel a doppia canna viaria e idraulica previsto nello studio di fattibilità ora viene sostituito da un canale scolmatore di 4,4 chilometri che dalla zona di Gogna scarica l'acqua in eccesso in Bacchiglione, oltre la confluenza con il Retrone, risolvendo in modo definitivo il fenomeno delle piene a ovest. Sono previsti nuovi parcheggi in Fiera e a Borgo Berga, dove si ferma il Filobus in arrivo dalla zona ovest.

Con questa soluzione, secondo lo studio sui flussi di traffico chiesto contestualmente dal Comune a Polinomia, cioè la società che curò le analisi sul PUM, in orario di punta (7.30 – 8.30) s'impiegherebbero 6 minuti e mezzo per raggiungere la stazione della Fiera dal casello di Vicenza ovest.

I tempi di realizzazione dell'intervento, del valore di 1 miliardo e 756,7 euro, dovrebbero corrispondere 93 mesi, salvo imprevisti.

Nella versione più completa della seconda ipotesi, che prevede oltre al mantenimento della stazione principale in viale Roma una fermata in Fiera dedicata al sistema ferroviario metropolitano regionale (SFMR), ma capace di far fermare anche i treni dell'alta velocità in caso di grandi eventi, viene rafforzato il sistema dell'intermodalità, che porta con sé l'abbattimento del traffico privato in città. In questo caso, infatti, il filobus passa davanti alla fermata della Fiera (dove viene previsto un nuovo parcheggio da 300 posti in aggiunta a quello da 1400 posti già presente), raggiunge la stazione di viale Roma (dove viene realizzato un nuovo parcheggio da 500 posti) e non si ferma in zona Borgo Berga, ma attraverso corso Padova, viale della Pace, il nodo di ca' Balbi completamente rifatto e strada della Serenissima, raggiunge un nuovo parcheggio di interscambio da 1000 posti auto a Vicenza est.

Inoltre, per garantire l'accessibilità privata alla stazione di viale Roma, viene viene prevista una nuova strada che dall'ex sedime dell'Arsenale si affianca ai binari e li sottopassa in corrispondenza del cavalcaferrovia di via Ferreto de Ferreti, che verrebbe abbattuto, per giungere in area stazione dall'ex sedime dell'area FTV.

L'ipotesi prevede inoltre la realizzazione del prolungamento di via Martiri delle Foibe

Con questa soluzione, secondo Polinomia, in orario di punta (7.30 – 8.30) s'impiegherebbero 11 minuti e mezzo per raggiungere la stazione di viale Roma dal casello di Vicenza ovest.

In questo caso il sistema idraulico previsto da RFI per la messa in sicurezza delle proprie infrastrutture prevede il rialzo arginale di Dioma e Retrone e una cassa di laminazione in zona Gogna, ma non risolve in modo definitivo il problema della città rispetto alle piene del Retrone

Questo intervento, del valore stimato in 804,1 milioni di euro, dovrebbe durare 68 mesi, sempre salvo imprevisti.
Tutta la documentazione è pubblicata alla pagina clicca qui

Leggi tutti gli articoli su: Tav, Achille Variati, Tac

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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