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Andrea Rizzo, segretario generale Filt Cgil Vicenza, e Ruggero Cazzola, Rsa Aim Mobilità, intervengono sulla fusione operativa dal primo marzo 2016 di Aim mobilità e Ftv nella nuova società SVT, Società Vicentina Trasporti Srl, sancita venerdì 26 febbraio nella sala Giunta di Palazzo Nievo a Vicenza, alla presenza dell'amministratore unico di Ftv Romano Leonardi, dell'amministratore unico di Aim Mobilità Piercarlo Pucci e del Presidente della Provincia di Vicenza Achille Variati.

“Finalmente ci siamo! Dopo tanti anni spesi con inutili chiacchiere, nonostante la contrarietà di qualche politico locale, anche nella Provincia di Vicenza dal 1° marzo ci sarà un’unica azienda pubblica per gestire il trasporto pubblico locale. Questo la FILT CGIL lo auspicava e lo chiedeva da anni. SVT nasce tra poco e già con alcune criticità, tra cui la nomina del nuovo Cda definitivo e la figura del direttore generale mancante, nomine che, a nostro parere, andavano organizzate e programmate prima. Auspichiamo che queste lacune vengano colmate quanto prima. 

Dobbiamo uniformare tutti gli accordi di secondo livello e unificare la parte operativa quanto più possibile cosa che senza le parti citate risulta impraticabile. 

Mancano i vertici e un piano industriale, strumento indispensabile, in quanto consente di intravedere come si vuole sviluppare il trasporto pubblico locale nella provincia di Vicenza nei prossimi anni. Ovvio che anche il miglior piano industriale, se non supportato da una seria politica della mobilità volta a favorire l’utilizzo dei mezzi pubblici (compito che spetta alla politica locale), alla fine sarà inutilizzabile, contrariamente a quell'efficienza che sempre più spesso e giustamente viene chiesta alle aziende che esercitano il trasporto pubblico. 

Il PUM approvato dal comune di Vicenza ancora nel 2012 ne rappresenta un esempio negativo. Pertanto al sindaco, nonché presidente della provincia di Vicenza, Variati, chiediamo: 

1) la nomina in tempi brevi del nuovo CDA e Direzione di SVT;

2) l'attuazione di quanto previsto nel PUM, riferito al TPL, fermo nel cassetto ormai da quattro anni.

Fatto questo, è auspicabile che la politica si metta da parte, esempi di aziende che sono “carrozzoni” pubblici, invase da politici, ne abbiamo fin troppe in questo paese. La politica, nella neonata SVT, non deve venir meno nei ruoli che le spettano tra cui quello del controllo e della supervisione, ma deve lasciare ai tecnici dirigere l'azienda".