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“Supreme bitch” a Campo Marzo, gli autori rispondono alle polemiche: “marchio di abbigliamento anti-sessista”

Di Edoardo Pepe Lunedi 16 Maggio 2016 alle 16:06 | 1 commenti

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Sulla scritta"Supreme bitch" (puttana suprema la traduzione letterale) apparsa sulla maglietta di una modella su una locandina e il relativo articolo apparso sul quotidiano cartaceo locale con i duri commenti scritti su facebook da FestaAmbiente (evento in programma la stessa domenica), Associazione Nuova Sinistra di Vicenza e dal consigliere delegato a Campo Marzo, Stefano Dal Pra Caputo, intervengono ora gli organizzatori e l’agenzia di comunicazione di Street Village per rispondere alle polemiche sull’evento del 19 giugno a Campo Marzo.

“Nelle due giornate dell’evento sono previsti tornei di basket, calcio e show di street art – spiega Gianni Ippolito ideatore dell’evento e Presidente dell’Associazione Arte&Sport - abbiamo programmato le attività per creare una manifestazione diversa e sociale, in cui lo sport, l’arte e la cultura si mixano a suon di musica e di street food. Non era nostra intenzione dare un messaggio che va contro i valori della nostra manifestazione”.

Velvet Media, l’agenzia di comunicazione di Castelfranco Veneto organizzatrice dell’evento, risponde alle accuse per bocca del titolare Bassel Bakdounes:

“Cuba apre ai RollingStones e accetta la cultura rock quale simbolo che i tempi stanno cambiando mentre qui in Italia c’è chi strumentalizza immagini, significati e significanti per questioni personali. La sociologia della moda è stata per anni oggetto delle più svariate riflessioni da parte di filosofi, economisti e sociologi e raggiunge il suo culmine quando si parla di subculture giovanili. Era successo con la gonna corta negli anni sessanta, con i capelli colorati nel punk e ci troviamo oggi a disquisire su una simpatica scritta di una ragazza in tenuta hip hop e reggaeton. Se qualcuno trova sessista un evento in cui normalmente c’è una maggior parte di affluenza dal pubblico femminile… non possiamo che prenderne atto, ci  scusiamo se abbiamo urtato la sensibilità delle persone, abbiamo  già tolto le scritte dalla maglietta. La scritta riportata nella t-shirt  è inoltre un marchio di abbigliamento di streetwear creato con finalità anti-sessiste, per rilanciare la figura della donna come icona dello stile street”.

Per concludere Fabrizio Bordignon, organizzatore del Papagayo esprime in sintesi la sua opinione in merito “La scritta sulla t-shirt per noi non è un messaggio, è semplicemente una foto che riporta un’immagine rappresentativa di una delle moltissime ragazze che partecipano alle nostre serate. Non c’è nulla di male ma per non urtare la sensibilità di nessuno presteremo molta più attenzione nello scegliere le foto delle locandine”.

Leggi tutti gli articoli su: campo marzo, Stefano Dal Pra Caputo, Street Village

Commenti

Inviato Lunedi 16 Maggio 2016 alle 18:41

Ma per lanciare un evento, c'era bisogno di usare questi simboli? Già Campo Marzio è un luogo in cui non ci va più nessuno, e Voi lo segnalate tra le supreme "puttane" ? Carissimi, il luogo non è mica Vostro! Sono questi i messaggi che lanciate per ragazze che frequentano le Vostre....feste, magari anche minorenni? Te la do io la finalità anti sessista o marchio di abbigliamento! Magari avete finanziamenti Comunali? Allora prestate più Attenzione alle immagini perché molti minori conoscono l'inglese e lo capiscono, meglio di me, ecco un altro motivo per non portare i nipoti in campo marxio. Amen.
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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