Superstipendi dirigenti Cisl, Turetta (Cub): "Scandaloso, ma non è una novità"
Mercoledi 12 Agosto 2015 alle 02:29 | 1 commenti
Se sotto alla pietra c'è un formicaio quando si solleva le formiche cominciano a uscire. Ed è probabilmente quello che succederà nella Cisl dopo lo scandalo sollevato dal mini-dossier di Fausto Scandola, dirigente della Cisl Veneto, che ha fatto nomi e cognomi dei dirigenti del sindacato cattolico che si sono portati a casa super stipendi da sei cifre. Il caso, che ha avuto clamore su tutti i giornali nazionali, sembra però essere passato inosservato proprio in Veneto, a cominciare dal principale quotidiano vicentino. Un caso? Ne abbiamo parlato con Maria Teresa Turetta, CUB Pubblico Impiego Vicenza.
Lei rappresenta i lavoratori. E siamo in tempi di crisi nera. Che effetto fa sapere che certi sindacalisti prendono certe cifre?
Di certo non è una cosa edificante per una delle maggiori sigle sindacale. Ma ancora peggiore è il fatto che proprio qui in Veneto se ne parli poco o niente, a cominciare dal Giornale di Vicenza che fino a oggi (11 luglio ndr) non ha speso una riga sull'argomento.
Come mai secondo lei?
Già , come mai il giornale di confindustria non ha scritto nulla in questi giorni su questo scandalo degli stipendi Cisl? Forse perché è Ferragosto è tutto è permesso? O magari perché ci sono sindacati che difendono i lavoratori e altri invece che difendono gli interessi delle aziende? È una bella domanda e la risposta sta proprio nella storia di questo sindacato.
In che senso?
Chi non è del tutto ingenuo, da tempo denuncia che questi sindacati hanno svenduto i lavoratori; si era già capito che giravano capitali senza controllo all'interno di queste burocrazie. Non solo la Cisl quindi.
Almeno da lì è uscito qualcosa...
Diciamo che la Cisl ha avuto al suo interno chi ha avuto il coraggio di spifferare l'inspifferabile, pagando con l'espulsione la sua uscita di fronte all'opinione pubblica.
Un minimo di passo avanti?
Un segreto di pulcinella. Da quanto tempo questi sindacati non fanno più il loro lavoro? Di certo non è così che si risolve il problema. Il problema lo devono
risolvere i lavoratori revocando le tessere a questi sindacati.
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