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Sull'acqua comandano tutti. Forse in troppi. Storia, elenco e competenze dei soggetti

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 2 Gennaio 2011 alle 17:09 | 0 commenti

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di Luciano Parolin

Sin dal 1500, i Veneziani, consapevoli della necessità di mantenere stabili i delicati equilibri dei fiumi e della laguna veneta, istituirono il 7.8.1501 il Consiglio dei Dieci tres honorabiles nobiles nostri cum titolo sapientum super acquis cioè il Magistrato alle acque, con autorità esecutiva. Fu soppresso da Eugenio Napoleone Vicerè d'Italia nel 1808. Ma già sotto il governo austriaco, la struttura venne ripristinata e a più riprese trasformata.

Con l'Unità d'Italia del 1866, l'istituto fu nuovamente soppresso, ma i disastri idraulici, si ripetono sino al 1907 quando, con le richieste delle province di Venezia, Padova, Verona, Treviso, Mantova e Rovigo, venne ricostituito il Magistrato alle Acque, con lo scopo di concentrare i poteri e le funzioni attinenti al buon regime delle acque, fu il primo esperimento di decentramento nel campo delle opere pubbliche. Nel tempo l'annessione del Trentino Alto Adige, Venezia Giulia e l'indipendenza del Bacino del Po, Parma, le competenze territoriali variarono. Oggi, 500 anni dopo, il Magistrato opera nell'ambito del Ministero dei Lavori Pubblici ed ha, compiti di tutela dell'assetto idraulico dei corsi d'acqua, della laguna e dell'integrità dell'ambiente fluviale e lagunare.
In Italia le attività istituzionali in materia di acqua sono affidate a diversi (troppi) soggetti: dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri al CIPE al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e poi Ministero della Sanità; Regioni, Province, Comuni e una serie di enti, autorità pubbliche e private che "comandano" sull'acqua. L'acqua è una fonte di vita insostituibile e, al pari comune appartenente a tutti gli abitanti del pianeta, a tutti gli organismi viventi. A nessuno, quindi, né individualmente, né come gruppo, è concesso il diritto di appropriarsene a titolo di proprietà privata. L'accesso all'acqua è un diritto umano e sociale, individuale e collettivo, imprescrittibile ed inalienabile. Non avere accesso all'acqua, significa non avere a disposizione la quantità minima per le funzioni giornaliere, fabbisogno di 5 litri di acqua in 24 ore.
La gestione dell'acqua e di tutti i servizi ad essa connessi, è da considerarsi di competenza dei cittadini.

Commissione Interministeriale per la Politica dell'acqua nel Mediterraneo
E' istituita con D.P.C.M. del 24/3/77. Alla Commissione, della quale fanno parte rappresentanti dei Ministeri dei Lavori Pubblici, Ambiente, Politiche Agricole e Forestali, Affari Esteri e Dipartimento dei Servizi Tecnici nazionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ha il compito di istituire il Punto Focale Nazionale per l'acqua nell'ambito del sistema euro-mediterraneo per lo scambio delle informazioni nel settore dell'acqua (SEMIDE) e di seguire gli sviluppi della politica dell'acqua nonché di proporre iniziative dirette. La Commissione rimette semestralmente una relazione sull'attività svolta al Presidente del Consiglio dei Ministri.

Ministero dei Lavori Pubblici
Espleta un'azione di indirizzo e coordinamento nella gestione della risorsa idrica attraverso la Direzione Generale della Difesa del Suolo, che si occupa dell'attuazione delle norme in materia di utilizzazione delle acque e difesa dalle piene, dall'inquinamento, gestione del servizio idrico integrato, programmazione delle relative risorse finanziarie.

Comitato per la vigilanza sull'uso delle risorse idriche
Il Comitato per la Vigilanza sull'uso delle Risorse Idriche è organo indipendente della Pubblica Amministrazione istituito dalla legge 5 gennaio 1994, n. 36. Il Comitato risponde direttamente al Parlamento, cui riferisce annualmente circa lo stato del settore, relativamente al servizio idrico integrato comprensivo dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione, ed è composto da sette membri che durano in carica cinque anni e non possono essere rieletti. Tra i compiti fondamentali affidati al Comitato vi è quello di garantire l'osservanza dei principi della legge di riforma dei servizi idrici, con particolare riferimento all'efficienza, efficacia ed economicità del servizio, alla regolare determinazione ed al regolare adeguamento delle tariffe, nonché alla tutela degli interessi degli utenti.

Ministero delle Politiche Agricole e Forestali
Ai sensi del DL.gs n. 300, del 30/7/1999, ha competenze di disciplina generale e coordinamento nazionale in materia di grandi reti infrastrutturali di irrigazioni dichiarate di rilevanza nazionale, nonché in materia di intervento straordinario nel Mezzogiorno e dell'Agenzia per la promozione dello sviluppo del Mezzogiorno (ex Agensud).
Anche gli istituti di ricerca e sperimentazione del Ministero hanno competenze tecnico-scientifiche nel settore delle risorse idriche.

Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio M.A.T.T.
Le competenze in materia di risorse idriche sono attribuite al Servizio per la Tutela delle Acque, la Disciplina dei Rifiuti, il Risanamento del Suolo e la Prevenzione dell'Inquinamento di Natura Fisica. Il Ministero predispone e promuove studi e rilevamenti, ed ogni due anni è tenuto a presentare al Parlamento una "relazione sullo stato dell'ambiente".

Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale
Fa parte del Dipartimento per i Servizi Tecnici Nazionali, posto alle dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Le principali attività sono: l'acquisizione, l'analisi e la pubblicazione di dati idrologici e oceanografici; il servizio gestisce inoltre una rete di monitoraggio in tempo reale per la previsione e il preannuncio delle piene fluviali costituita da oltre 1.000 sensori. Il Servizio è attualmente organizzato in 10 aree idrologiche corrispondenti ai maggiori bacini idrografici italiani e 10 uffici tematici presso la sede di Roma.

Autorità di Bacino Veneto - Trentino
Sono state istituite nel 1989 a seguito dell'entrata in vigore della Legge 183 sulla difesa del suolo e sono: Po, Adige, Alto Adriatico, Arno, Tevere e Liri-Garigliano-Volturno.
L'Autorità è un organismo misto, costituito da Stato e Regioni, operante sui bacini idrografici considerati come sistemi unitari. Essa è l'ente istituito per consentire interventi di pianificazione integrata a scala di bacino.

I Consorzi di Bonifica
Hanno la competenza di realizzare e gestire le reti per il risanamento idraulico del territorio e quelle a prevalente scopo irriguo; inoltre hanno facoltà di gestire gli impianti per l'utilizzazione delle acque reflue depurate. Nell'Italia meridionale hanno operato per le dotazioni territoriali in materia di viabilità, acquedotti rurali, elettrificazioni ed insediamenti civili.
Essi sono di norma titolari della concessione di derivazione delle acque e, a seguito delle richieste degli utenti e delle esigenze derivanti dalle diverse colture, realizzano il coordinamento dell'uso delle acque.

Comitato Nazionale per la Lotta alla siccità e desertificazione.
È stato istituito con DPCM 26-9-1997 presso il Ministero dell'Ambiente, coordina l'attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sulla lotta alla siccità e/o desertificazione (UNCCD) nei Paesi gravemente colpiti, in particolare in Africa.
L'Italia, ed i Paesi del nord del Mediterraneo costituiscono all'interno della UNCCD un gruppo regionale (annesso IV) che si prefigge di individuare e attuare politiche comuni di lotta alla desertificazione, nel contesto delle politiche dell'Unione Europea. All'Italia è stata assegnata la Presidenza dell'annesso IV, con il compito di coordinare la predisposizione del Piano regionale in vista della IV conferenza delle parti prevista nell'anno 2000.
Il Comitato Nazionale, nella seduta del 22 luglio 1999, ha approvato le linee guida del piano d'azione nazionale per la lotta alla desertificazione, ove la gestione sostenibile delle risorse idriche costituisce uno dei quattro settori rilevanti di intervento, indirizzato principalmente verso la tutela delle acque, il controllo della domanda idrica, dei prelievi e degli scarichi, la riduzione degli sprechi e delle perdite, la razionalizzazione delle attività irrigue, l'incentivazione della ricerca sugli usi multipli dell'acqua, lo sviluppo e il riutilizzo delle acque reflue in agricoltura, lo sviluppo di piani di prevenzione, mitigazione ed adattamento degli effetti di eventi di siccità.

Commissione Interministeriale per la Politica dell'acqua nel Mediterraneo
La Commissione istituita il 24 Marzo 1977 ha competenze di istituire il punto focale Nazionale per l'acqua nell'ambito del sistema europeo. Della Commissione fanno parte i ministeri: dei Lavori Pubblici, Ambiente, Politiche Agricole, Affari Esteri, Dipartimento Servizi Tecnici Nazionali. Ogni sei mesi prepara una relazione sull'attività svolta.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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