Opinioni | Quotidiano | Categorie: Politica

Sul Pi la maggioranza cala un poker d'ossi

Di Marco Milioni Mercoledi 31 Ottobre 2012 alle 15:32 | 3 commenti

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La maggioranza di centrosinistra che governa palazzo Trissino non dorme sonni tranquilli. Le difficoltà dovute alle critiche dei commercianti sul piano della mobilità si sono legate a quelle scaturite dopo l'approvazione del piano degli interventi. Che recentemente è stato oggetto di alcune critiche. Più soft quelle della galassia che ruota attorno a Sel, più dure quelle del M5S.

C'è però una questione di fondo che rimane dopo il sì dell'aula proprio al piano degli interventi, o Pi come dicono i tecnici. Ad una parte della votazione non hanno partecipato il sindaco Achille Variati, (Pd); il consiglieri Daniele Guarda (Udc); Gigi Volpiana del Pd; nonché Lorella Baccarin e Francesco Vettori della lista Variati. Tutti hanno parlato di possibili incompatibilità rispetto a ipotesi progettuali che riguardavano familiari. Nessuno di loro però ha pubblicamente mostrato il dettaglio di questi progetti. E se per il primo cittadino rimane sul tappeto la giustificazione che il progetto che riguarda una sua zia defunta era stato comunque già bocciato dagli uffici, lo stesso non si può dire degli altri consiglieri. Trasparenza avrebbe voluto che l'entità della partita in gioco fosse squaternata magari in una bella lettera aperta al presidente del consiglio comunale, magari poi rilanciata sul portale municipale. In questi mesi sono molti che parlano a vanvera di antipolitica e non si capacitano dell'ascesa di fenomeni come quello legato a Beppe Grillo. Tra le ragioni di un tale scontento, nell'ambito del quale va anzitutto considerata la disaffezione verso la politica, che si esprime col fenomeno dell'abbandono dei seggi elettorali, c'è pure la mancanza di sensibilità di consiglieri come Guarda, Baccarin, Volpiana e Vettori. Ora in casi del genere la scusa che generalmente si accampa per non mostrare le carte è sempre la stessa. "Ma il progetto non è nostro, ci sono in ballo altri nomi, ci sono ragioni di privacy". Chi accampasse scuse del genere saprebbe di dire cretinate. La privacy è la pezza che va bene per tutto e ormai è logora. Quando un cittadino interloquisce con la pubblica amministrazione, specie se il procedimento lambisce un consigliere comunale, sa che l'intera partita è e deve essere di pubblico dominio. E sono comportamenti del genere che, almeno in metafora, rischiano di trasformare i politici che non aprono i cassetti in scheletri dimenticati dalla storia (nel caso dei quattro della sala Bernarda in un poker d'ossi); in mucchietti d'ossa sepolti non dal conflitto d'interessi ma dalla lontananza dal sentire diffuso. Ma Variati non li aveva informati dell'opportunità di un coming-out ex ante il consiglio comunale? Eppure la voce era un pezzo che girava.


Commenti

Alessandro
Inviato Mercoledi 31 Ottobre 2012 alle 15:57

"Francamente me ne infischio". Non è di alcun interesse sapere di quanti metri cubi possa aumentare la volumetria della villetta del consigler tizio, piuttosto che se il consiglier caio possa aprire una finestra a casa sua. L'importante è che quei progetti volti al miglioramento della qualità urbana (in particolar modo quelli relativi alla cosiddetta Spina Ovest) non restino sulla carta, ma possano passare alla fase realizzativa nel più breve tempo possibile.
Alessandro
Inviato Mercoledi 31 Ottobre 2012 alle 15:58

"Francamente me ne infischio". Non è di alcun interesse sapere di quanti metri cubi possa aumentare la volumetria della villetta del consigler tizio, piuttosto che se il consiglier caio possa aprire una finestra a casa sua. L'importante è che quei progetti volti al miglioramento della qualità urbana (in particolar modo quelli relativi alla cosiddetta Spina Ovest) non restino sulla carta, ma possano passare alla fase realizzativa nel più breve tempo possibile.
Beppino Mattiello
Inviato Giovedi 1 Novembre 2012 alle 13:54

Preferisco sorvolare sul fatto che i quattro consiglieri non siano scesi nei dettagli per comunicare la loro incompatibilità sulla loro astensione nella discussione sui Pi che li riguardavano indirettamente, che un Grillo che impedisce ai suoi sostenitori di poter liberamente dire come la pensano in televisione. La censura di Marco avrebbe dovuto ricordare anche questo aspetto.
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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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