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Asilo politico per famiglia di Nomadi chiesto tramite Caritas di Vicenza, Roberto Cattaneo: Jacopo Bulgarini d'Elci protesti meno contro situazione tollerata da giunta Variati

Di Note ufficiali Giovedi 9 Febbraio 2017 alle 22:12 | 0 commenti

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Il caso della famiglia di nomadi che tramite la Caritas e un suo avvocato ha presentato una richiesta di asilo politico ha sollevato critiche da più parti politiche, scrive in una nota che pubblichiamo Roberto Cattaneo, Capogruppo FI del Consiglio Comunale di Vicenza e Consigliere Provinciale. Che questa richiesta rappresenti una provocazione nei confronti di tanti altre famiglie autenticamente bisognose di aiuto da parte dello Stato, continua Cattaneo, è comprensibile come è comprensibile e condivisibile l'atteggiamento assunto da una parte di critica anche pesante, e dall'altra la serena compostezza della risposta, seppur indiretta, fatta da Don Enrico Pajarin, Direttore della Caritas della Diocesi di Vicenza. Il tono utilizzato da Don Pajarin suona come una lezione di stile verso soprattutto il vice sindaco che usa toni piuttosto duri per stigmatizzare la richiesta di asilo da parte della famiglia nomade.

Premesso che la richiesta dovrà essere vagliata prima dalla Commissione per il riconoscimento della protezione internazionale e successivamente dalla Questura. A queste Istituzioni spetta il diritto/dovere di pronunciarsi in merito e lo faranno certamente nel pieno rispetto della legalità. La critica può in questo caso specifico, e in altri analoghi, essere espressa dal cittadino Jacopo Bulgarini d'Elci ma non dal vice sindaco che è parte responsabile di una situazione che ha visto l'amministrazione comunale troppo spesso cedere di fronte alle situazioni negative messe in opera dalle famiglie nomadi piuttosto che tutelare i cittadini vicentini che ne dovevano, e ne debbono tutt'ora subire il danno .

Roberto Cattaneo

Capogruppo FI

Consiglio Comunale di Vicenza

Consigliere Provinciale


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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