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Asilo politico per famiglia di Nomadi chiesto tramite Caritas di Vicenza, Roberto Cattaneo: Jacopo Bulgarini d'Elci protesti meno contro situazione tollerata da giunta Variati

Di Note ufficiali Giovedi 9 Febbraio 2017 alle 22:12 | 0 commenti

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Il caso della famiglia di nomadi che tramite la Caritas e un suo avvocato ha presentato una richiesta di asilo politico ha sollevato critiche da più parti politiche, scrive in una nota che pubblichiamo Roberto Cattaneo, Capogruppo FI del Consiglio Comunale di Vicenza e Consigliere Provinciale. Che questa richiesta rappresenti una provocazione nei confronti di tanti altre famiglie autenticamente bisognose di aiuto da parte dello Stato, continua Cattaneo, è comprensibile come è comprensibile e condivisibile l'atteggiamento assunto da una parte di critica anche pesante, e dall'altra la serena compostezza della risposta, seppur indiretta, fatta da Don Enrico Pajarin, Direttore della Caritas della Diocesi di Vicenza. Il tono utilizzato da Don Pajarin suona come una lezione di stile verso soprattutto il vice sindaco che usa toni piuttosto duri per stigmatizzare la richiesta di asilo da parte della famiglia nomade.

Premesso che la richiesta dovrà essere vagliata prima dalla Commissione per il riconoscimento della protezione internazionale e successivamente dalla Questura. A queste Istituzioni spetta il diritto/dovere di pronunciarsi in merito e lo faranno certamente nel pieno rispetto della legalità. La critica può in questo caso specifico, e in altri analoghi, essere espressa dal cittadino Jacopo Bulgarini d'Elci ma non dal vice sindaco che è parte responsabile di una situazione che ha visto l'amministrazione comunale troppo spesso cedere di fronte alle situazioni negative messe in opera dalle famiglie nomadi piuttosto che tutelare i cittadini vicentini che ne dovevano, e ne debbono tutt'ora subire il danno .

Roberto Cattaneo

Capogruppo FI

Consiglio Comunale di Vicenza

Consigliere Provinciale


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