Sud balla, governo brinda, nave del nord fa rotta verso gli scogli: lo lamenta Ciambetti
Sabato 20 Ottobre 2012 alle 22:33 | 0 commenti
Riceviamo da Roberto Ciambetti, assessore regionale della Lega Nord, e pubblichiamo
Molti vollero vedere nel naufragio della "Concordia" nel gennaio scorso al largo dell'Isola del Giglio una sorta di metafora dell'Italia prossima al declino. Nel seguire le vicende processuali di questa settimana e vedere l'atteggiamento per molti aspetti spavaldo del capitano Schettino si potrebbe stabilire un altro nesso: c'è una Italia che non vuole cambiare, che non vuole assumersi le sue responsabilità e che continua a scaricare su altri i suoi costi tirando fuori scuse più o meno credibili.
Penso alla Sicilia, dove a poche ore dalle elezioni del Consiglio regionale le Asl bandiscono una serie di concorsi per l'assunzione di personale mentre la stessa Regione, che pure vanta un esercito di dipendenti, oltre 20 mila rispetto ai 3 mila del Veneto, stipula 209 nuovi contratti di consulenza.
Mario Monti, che imperterrito continua a scorticare l'economia reale, tagliare risorse alle regioni virtuose, regala a Palermo, dopo lo sforamento del Patto di stabilità per 900 milioni, altri 600 milioni cash, 180 dei quali dovranno co-finanziare i progetti Europei; rimangono cash 420 milioni ma solo 45 di questi finiranno alle imprese, cioè all'economia reale. E gli altri? Siamo a èpoche ore dalle elezioni.
Anche Napoli viene beneficiata e nella legge di Stabilità , che in verità è un'altra manovra finanziaria dura, nel mentre si tolgono 140 milioni alla sanità veneta, si destinano alla Campania 110 milioni per lavori socialmente utili.
In Veneto, nella popolazione sta crescendo non solo il malcontento, ma serpeggia la paura per i giorni a venire: sono diminuite dell'1,3 le imprese, la disoccupazione viaggia attorno al 7 per cento, ma soprattutto calano i fatturati delle aziende e per il 2013 si presenta fosco con una unica certezza: l'aumento del carico fiscale per privati e imprese, mentre la perdita di potere d'acquisto dei salari supera il 4 per cento annuo.
Ha fatto scalpore nei giorni scorsi la notizia dei 550 trattoristi siciliani privi di trattore da anni in busta paga per sei mesi all'anno all'interno del progetto "campagna per la meccanizzazione agricola" (investimento totale di 12 milioni di € anno finanziato dalla Regione Sicilia) che percepiscono il salario o i rimborsi spese per mansioni che nessuno riesce a capire quali siano. Essi, assieme ai concorsi varati a pochi giorni dalle elezioni, assieme ai lauti finanziamenti concessi dai tecnocrati romani, sono la spia di un mondo che non vuole cambiare. Anzi: come il capitano Schettino, quel mondo mantiene un atteggiamento spavaldo, non vuole assumersi alcuna responsabilità e scarica su altri i propri costi.
Nel caso del comandante Schettino credo di non essere stato il solo a provare uno scatto di sdegno nel pensare alle vittime di quel naufragio drammatico dove la catena di comando mostrò tutti i suoi limiti. E' un limite, anche, continuare a finanziare il Mezzogiorno in maniera scandalosa a poche ore dalle elezioni: il Sud continua a ballare, il governo brinda perché ha abbassato (con i nostri soldi) lo spread, la nave del Nord, intanto, fa rotta verso gli scogli. Si salvi chi può.
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