Quotidiano | Categorie: Arte

Successo del primo concorso di fotografia internazionale di Vicenza (e del Veneto)

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 19 Maggio 2011 alle 15:36 | 0 commenti

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Una scommessa vinta dalla vicentinità: successo del primo concorso di fotografia internazionale di Vicenza (e dell’intero Veneto)

di Maurizio Morelli

In epoca di “civiltà delle immagini” non è cosa di poco conto che il Vicentino non sfiguri ed anzi possa vantare fior di operatori ed artisti  in ambito fotografico. Diversi sono infatti i professionisti od i puri appassionati del nostro territorio che godono di considerazione e fama che vanno ben oltre i confini nazionali, così come i numerosi fotoclubs vicentini vantano, tramite i loro affiliati, molteplici affermazioni nei concorsi fotografici indetti sia a livello nazionale che internazionale (nella foto la prima classificata, qui la photo gallery dell'autore per VicenzaPiu.com).

Una realtà positiva quindi (anche se spesso non adeguatamente conosciuta) che però registrava una singolare lacuna: in un’arte così attuale e diffusa, e quindi capace di apportare evidenti potenzialità promozionali per il territorio, nessuna realtà vicentina (ma neppure veneta) sia essa istituzionale che privata si era mai cimentata nel bandire un concorso di fotografia a livello,internazionale.

Di qui una certa apprensione ha accompagnato l’entusiasmo con cui Antonio Matteazzi ed Antonio Cunico – Presidente e vice del  Fotoclub “Il punto focale” di Vicenza, - si erano nello scorso autunno lanciati nell’avventura di indire il concorso “Respirando (Breathing)”, aperto a fotografi di tutto il mondo.

L’evento, cui è stato chiamato a collaborare anche il “Circolo fotografico vicentino” e tenuto sotto l’egida sia della FIAF che della FIAP (le Federazioni Nazionali sia dei Fotoamatori che dei Professionisti) si è reso possibile grazie all’intelligente e generosa sponsorizzazione della Fondazione Zoè, che lo ha inserito nell’ambito dell’iniziativa “Vivere sani, Vivere bene” che a vari livelli si era tenuta nell’ottobre dello scorso anno.

La manifestazione con cui lo scorso sabato 14 maggio presso palazzo Bissari - sede della Fondazione - si è celebrata la premiazione del concorso ha ampiamente  dimostrato che se, come detto, si era iniziato con un misto apprensione ed entusiasmo,  la prima è stata ben superata ed il secondo abbondantemente premiato.

Sono stati infatti ben 697 i fotografi partecipanti, che hanno certificato il livello internazionale dell’iniziativa provenendo da 38 paesi diversi: un risultato oltremodo lusinghiero ed addirittura insperato per la prima edizione di una manifestazione del genere.

Con l’occasione nell’ambito dell’incontro si è anche tenuto uno stimolante convegno su un tema d’attualità “Il (foto)reporter ai tempi dell’iPad” con proiezione d’immagini e servizi originali di Pietro Masturzo, - vincitore del “World Press Photo 2010” e fotoreporter free-lance dei principali quotidiani nazionali  e Valter Padovani – cineoperatore RAI che ha operato in molti paesi “caldi” del mondo.

Nel corso della riunione si è dato pure atto del  lusinghiero risultato non solo numerico ma anche qualitativo del concorso, come testimoniato dallo stesso Masturzo che, quale presidente della Giuria, ha illustrato l’alto livello del materiale arrivato e l’improba fatica (e responsabilità) di dovere alla fine giungere ad una selezione delle immagini ai fini della classifica.

Da qui la soddisfazione espressa dalla Presidenza della stessa Fondazione Zoè per avere vinto la “scommessa”  di sostenere l’iniziativa, assicurando sin d’ora, visto il risultato raggiunto, che la stessa verrà replicata nei prossimi mesi: deve solo essere deciso  il nuovo tema su cui i fotografi dovranno cimentarsi: tanto di cappello ed auguri!

 

(Nella photogallery immagini della manifestazione, le prime foto premiate ed alcune con menzione d’onore; tutte le foto classificate sono visibili al sito www.fondazionezoe.it  e www.fondazionezoe.com)


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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