Stupefacenti e uso personale, Cassazione: l'onere della prova spetta all'accusa e non all'imputato

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 22 Febbraio 2013 alle 15:27 | 0 commenti

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Aduc - Sta all'accusa dimostrare che lo stupefacente è destinato allo spaccio, e non all'indagato dover dimostrare che è per uso personale, quando la quantità supera le soglie previste dalla legge Fini-Giovanardi.  E' questo in nuce il senso dell'ennesimo autorevole intervento della Corte di Cassazione Penale, che con la sentenza n. 6571/2013, ha quindi censurato senza appello coloro che interpretano la legge Fini-Giovanardi, ed in particolare il superamento delle quantità minime riportate nelle tabelle lì contenute, come una presunzione di colpevolezza del detentore.

Qualche frangia di una giurisprudenza tanto minoritaria quanto ostinata, certamente incoraggiata dagli autori di questa legge, persiste nell'affermare che il superamento del limite tabellare integri un elemento di colpevolezza presunta-relativa, da porre a carico del detentore. Secondo questo orientamento ormai minoritario, è quindi l'indagato-imputato a dover fornire la prova dell'uso personale se non vuol esser condannato per spaccio. 
Per la Cassazione, invece, anche se la quantità supera i limiti tabellari, sta comunque all'accusa dimostrare che lo stupefacente era destinato allo spaccio.
Questa sentenza contribuisce quindi a smontare l'impianto iperproibizionista voluto dagli autori della legge, i quali si erano proposti di equiparare allo spaccio la mera detenzione di uno stupefacente per uso personale nel caso del superamento di certe soglie. 
Qui la sentenza ed il commento dell'avv. Carlo Alberto Zaina, consulente Aduc in materia di stupefacenti:
http://www.aduc.it/articolo/stupefacenti+uso+personale+cassazione+onere+della_21121.php


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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