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Streaming o non streaming: questo non è il problema. Ora c'è VicenzaPiu.Tv

Di Giulia Biasia Sabato 26 Dicembre 2015 alle 15:13 | 0 commenti

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Non serve dire che qualsiasi cosa, nello specifico se tecnologica, cambia e si evolve. Siamo bombardati da novità e cambiamenti: telefoni, smartphone, computer e anche la televisione. Proprio quest'ultima ha avuto la trasformazione (e la sta avendo ancora) più lampante. Quando si pensa alla televisione (come broacaster, chi trasmette e a volte produce)  generalmente si fa riferimento a Rai e Mediaset, i due principali colossi che forniscono contenuti generalisti ai propri telespettatori, anche se in questo cmpo è sempre più attiva Sky, che è partiat con sport e calcio ma che ora guarda sempre di più alla tv generalista in chiaro.

Una televisione con palinsesti "rigidi", appuntamenti fissi, facce note, telegiornali, fiction e tanto altro. Una televisione che può appagare interessi di alcuni, ma lasciare insoddisfatti altri. Perché è vero che i contenuti riempiono sempre e comunque l'arco di una giornata, dando continuamente la possibilità di "guardare" qualcosa, ma è vero anche che non si può fare a meno di notare che il prodotto è limitato e ripetitivo. I volti che conducono i programmi sono presenze costanti (si guardi in casa Mediaset Maria de Filippi che conduce tre programmi, di cui uno in onda ogni pomeriggio e due il sabato in prima serata), la tipologia di programmi pure: si pensi alle telenovele di ambientazione sudamericana (Il Segreto e Tierra de Lobos), a quelle italiane come Un Posto al Sole o Cento Vetrine, ai programmi di dibattito come Forum o Torto o Ragione? Il verdetto finale, a Pomeriggio Cinque o alla Vita in Diretta. Tutti programmi di lungo corso e con sostanzialmente lo stesso format. 
E se qualcuno volesse altro? Se si volesse scegliere e non sottostare ai parametri imposti da chi pensa la televisione? Pronte sono state le risposte inizialmente di Sky e, in seconda battuta, di Mediaset Premium, che hanno permesso ai propri clienti di disporre di contenuti aggiuntivi tra i quali scegliere e, soprattutto, da vedere in qualsiasi momento. Un passo in avanti rispetto agli schemi fissi di una volta. Un continuo cammino verso quella che comincia ad essere la tv di oggi e sicuramente quella di domani: Sky, per esempio, ha attivato Sky Go, un servizio disponibile solamente online che contiene film, telefilm e i programmi trasmessi in tv. Tutti "escamotage" che danno libertà di "movimento" allo spettatore. Sky Replay permette di registrare le trasmissioni rendendole disponibili per altri momenti, facendo dimenticare il meccanismo, oramai obsoleto, di videoregistratori e videocassette. 
Ma se nemmeno questo bastasse? Se qualcuno cercasse ancora di più, per esempio un contenitore immenso di film, serie tv, cartoni animati e documentari? Se qualcuno cercasse tutto questo troverebbe Netflix, una grande videoteca che permette agli utenti, a costi competitivi, di vedere liberamente ciò che la piattaforma propone. Giusto per dare un'idea sono più di 800 i titoli disponibili. Netflix è solo una piccola parte di quello che sta subendo la televisione, parola che, al giorno d'oggi, non si riferisce più all'elettrodomestico in sé, ma all'intrattenimento (basti pensare che lo streaming viene associato, come deve essere, all'idea di computer e internet). 
Tutto è dovuto alla quantità infinita di programmi che la rete offre, alla velocità e all'immediatezza di contenuti. Non si riescono nemmeno a contare i siti che offrono tv in streaming. Perché Rai e Mediaset, come è giusto che sia, propongono programmi che assicurino audience e l'audience, adesso, è assicurata da chi non ha dimestichezza con le novità. Da qui la necessità di mantenere la stessa linea di temi e personaggi. Ognuno tira acqua al proprio mulino. Secondo questa linea è anche giusto che chi abbia le capacità e chi sia "tecnologico" abbia la facoltà di scegliere e spaziare nella moltitudine di prodotti.
Anche VicenzaPiù si inserisce in questo "movimento", in questa "rivoluzione": una tv streaming, VicenzaPiu.Tv, che segue un palinsesto che, però, continua a cambiare e un servizio di video on demand, che permette di selezionare cosa guardare, quando guardarlo e dove. 
Sottostiamo ai cambiamenti e alla velocità: l'unica soluzione è cavalcare quest'onda e cogliere l'offerta (infinita) che abbiamo a portata di mano.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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