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Strada discordia

Di Marco Milioni Domenica 18 Novembre 2012 alle 11:38 | 0 commenti

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Un po' per «questioni pre-elettorali» un po' perché i nodi cominciano a venire al pettine attorno al progetto Spv si scatena un botta e risposta tra Pd e Pdl che si riverbera inevitabilmente sino ai comitati sul territorio. E i dubbi principali rimangono su costi e impatto ambientale

C'è maretta alla Regione Veneto dopo l'attacco indirizzato alla giunta da due consiglieri democratici, la trevigiana Laura Puppato e l'arzignanese Stefano Fracasso. Oggetto del contendere, ancora una volta, le carte del progetto della Spv, convenzione economica e piano finanziario in primis.

Ma c'è di più, i due consiglieri d'opposizione sostengono che «le recenti modifiche progettuali» richiedano un profondo ripensamento rispetto all'opera caldeggiata dall'assessore alla mobilità Renato Chisso. I due però non si accontentano e si dicono pronti a ricorrere alla magistratura qualora l'amministrazione non disvelerà la documentazione richiesta. Tali addebiti dovrebbero peraltro entrare presto in consiglio regionale durante una seduta straordinaria anche in ragione del fatto che i due temono che sotto il progetto si celi un debito nascosto non contabilizzato.

Su un binario simile si muovono anche i comitati spontanei dell'area breganzese, sempre di affinità democratica, i quali da tempo hanno imbastito un contenzioso con la regione fatto di rilievi, riscontri e rimandi amministrativi. Più nel dettaglio i comitati puntano l'indice nei confronti del commissario governativo per la Spv Silvano Vernizzi e nei confronti degli uffici regionali ritenendo che le modifiche progettuali, a partire dal nuovo assetto dei caselli a sud di Bassano, citate anche da Puppato e Fracasso, contengano «anomalie tali» da mettere in discussione l'intera opera. Ed è questo il varco nel quale i comitati capitanati dal consigliere comunale breganzese Alberto Rigon e dal consulente tecnico Giampaolo Bergamin, vogliono incunearsi per tentare di convincere il governo, o meglio il Comitato interministeriale per la programmazione economica, il Cipe, a «bloccare» l'intera opera. Il tutto facendo ricorso allo strumento amministrativo delle osservazioni.

Dal canto suo però Vernizzi non si muove di un millimetro; è convinto della bontà dell'operato della sua struttura e sulle pagine del Corveneto del 6 novembre a pagina 5 attacca: «Il termine di legge perché i residenti o i cittadini presentino osservazioni è bell'e scaduto...» Vernizzi poi spiega che se il Cipe desse ragione ai comitati al massimo riuscirebbero a cancellare il casello di Villaraspa».

Ma a sostegno di Vernizzi interviene, in uno scontro dal forte sapore berico, il consigliere regionale caldognese del Pdl Costantino Toniolo, che è anche presidente della commissione bilancio: «Per la Superstrada Pedemontana Veneta è stato fatto a suo tempo un gran lavoro di concertazione e mediazione con le esigenze dei territori vicentini e trevigiani attraversati per individuare il miglior percorso e per ridurre al minimo gli espropri... Ora i cosiddetti comitati contro appoggiati da alcuni esponenti dell'opposizione vorrebbero sollevare problematiche già superate a suo tempo: la loro è solo una operazione ostruzionistica fuori tempo massimo e probabilmente sposata in funzione delle primarie del centrosinistra».

Ad ogni modo Bergamin e Rigon tra le altre ribadiscono una preoccupazione storica che si annida tra i residenti dell'est Bassanese. Quella secondo cui il tracciato della Pedemontana Veneta, un'opera da 2,4 miliardi di euro, collida con la discarica Gie di Cassola, considerata da molti abitanti una sorta di bomba ecologica.

E così nel tourbillon delle dichiarazioni è arrivata anche la presa di posizione del Covepa il quale «da mesi si batte proprio nella direzione indicata da Puppato e Fracasso» i quali sul loro blog rilanciano tutta una serie di iniziative passate e invitano i due esponenti di spicco del Pd regionale a chiedere alla regione anche alcuni dati in materia di traffico che inficerebbero le previsioni di sostenibilità economica prospettate dalla giunta veneta. Lo stesso Covepa, formato da militanti di varia estrazione politica e da semplici cittadini, in una nota diramata il 6 novembre sul suo portale spiega: «Va compreso che ogni atto su questo progetto è coperto e garantito dal commissario Vernizzi l'esistenza della cui struttura la si deve ad un recente salvataggio da parte di un parlamento fatto di nominati. Invitiamo Puppato e Fracasso a sottoscrivere i nostri esposti contro la figura del commissario secondo quanto abbiamo segnalato alla magistratura».

E tuttavia gli allarmi non finiscono. Sempre recentemente i comitati No Spv dell'alto Vicentino hanno pubblicato sul loro portale (http://difesasaluteterritorio.blogspot.it) un accorato appello corredato con tanto di immagini. Un appello in cui si parla di rischi per lo stato delle falde: «Abbiamo ricevuto da alcuni cittadini della zona di Sarcedo e Montecchio Precalcino alcune immagini scattate lungo i cantieri della Pedemontana... L'escavazione fino a profondità di venti metri intercetta ed interrompe lo strato di argilla che è il filtro per le sostanze inquinanti, oltre che il piano su cui l'acqua scorre in senso orizzontale fino alle risorgive...».


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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