Stop del Governo a legge del Veneto sulla partecipazione dei lavoratori all'impresa
Lunedi 22 Marzo 2010 alle 01:09 | 0 commenti
Redazione di VicenzaPiù               Â
Il consiglio dei ministri, su proposta del ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto, ha impugnato la legge regionale del Veneto n.5/2010 riguardante: ''Norme per favorire la partecipazione dei lavoratori alla proprietà e alla gestione d'impresa", proposta dal consigliere del Partito Democratico Franco Bonfante e condivisa dalla Lega e dal Pdl.
"La legge regionale, che detta norme per favorire e sostenere la partecipazione dei lavoratori dipendenti di società di capitali, di società di persone e di imprese individuali, alla gestione delle imprese stesse e alla determinazione dei relativi obiettivi - ha spiegato il ministero per i Rapporti con le Regioni- presenta aspetti di illegittimità costituzionale relativamente alla disposizione che prevede la facoltà della Giunta regionale di concedere agevolazioni ai lavoratori e alle imprese che possono consistere anche in esenzioni o riduzioni di tributi ..."
"Tali previsioni - ha continuatto il Ministro Fitto - risultano illegittime sia per la indeterminatezza e l'ampiezza dell'ambito di applicazione, in violazione quindi del principio di buon andamento della pubblica amministrazione di cui all'articolo 97 della Costituzione, sia per l'attribuzione della competenza a concedere agevolazioni fiscali alla Giunta regionale, spostando la competenza dall'organo legislativo all'organo esecutivo, e determinando quindi la violazione dell'articolo 23 della Costituzione, che prevede la riserva di legge in materia tributaria. Come più volte richiamato dalla Corte Costituzionale, è preclusa alle regioni la facoltà di legiferare su tributi istituiti e disciplinati da legge statale, tra i quali, allo stato delle legislazione vigente, vanno annoverati anche i 'tributi regionali' ... Pertanto le suddette disposizioni sono illegittime per violazione dell'articolo 117, secondo comma, lettera e) della Costituzione, che attribuisce allo Stato la legislazione esclusiva in materia di sistema tributario e contabile dello Stato".
Si tratterebbe di impugnativa cautelare, in attesa di una modifica delle norme regionali censurate, secondo il Ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, per cui il Governo dovrebbe procedere a rinunciare all'impugnativa, non appena "la Regione - ha precisato Fitto - avrà apportato le necessarie modifiche, già concordate".
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