Stop ai project financing attivati, Sandri: no al ribasso della programmazione sanitaria
Mercoledi 8 Febbraio 2012 alle 22:20 | 0 commenti
Sandro Sandri, Consigliere regionale Lega Nord - Il consigliere leghista in merito alla proposta dei colleghi Pdl Bond, Padrin e Cortelazzo
"Apprendo con sorpresa la richiesta proveniente dai colleghi Padrin, Cortellazzo e Bond di congelare temporaneamente gli iter per la realizzazione di nuove strutture sanitarie in Veneto. Forse i colleghi dimenticano che le procedure burocratico-amministrative per l'ottenimento della parte pubblica dei finanziamenti ex art. 20 della legge nazionale 67/98 sono già state espletate da diversi mesi, a seguito di decisioni della Giunta Regionale del Veneto".
"Un congelamento del percorso già intrapreso espone il Veneto al rischio concreto di veder revocare i finanziamenti già disposti dallo Stato, per decine di milioni di euro, che potrebbero essere dirottati su altre regioni ed altri finanziamenti". Il consigliere leghista Sandro Sandri interviene in merito alle dichiarazioni degli esponenti del Pdl e alla richiesta di bloccare i project financing in Sanità .
"Per quanto riguarda i tre project-financing in corso di realizzazione a Verona - dichiara Sandri -, il congelamento proposto dai colleghi rischia di veder revocare un contributo di 20 milioni di euro della Fondazione Cariverona, e di impedire la realizzazione non solo della ristrutturazione del policlinico di Borgo Roma (dove è prevista la realizzazione di una clinica universitaria di livello assolutamente internazionale), ma anche del nuovo ospedale della Donna e del Bambino e del nuovo Ospedale dell'Anziano".
"A fronte di questi rischi, concretissimi - prosegue Sandri - ritengo improponibile un congelamento degli iter realizzativi per i quali, lo ricordo, la Regione aveva già da lungo tempo sottoscritto tutti gli atti amministrativi. Quindi, a mio parere, le decisioni già assunte non possono e non devono subire alcun rallentamento per non esporre la Regione al rischio di perdere enormi finanziamenti già a disposizione. E' importante realizzare un nuovo Piano Socio Sanitario Regionale, ma questo dovrà partire necessariamente dalla situazione fotografata dagli atti amministrativi già approvati per migliorarla, non certo per rivedere al ribasso una programmazione che è già in avanzato stato di realizzazione. Per questi motivi, la mia opposizione in sede di commissione consiliare e di consiglio regionale alla proposta avanzata dai colleghi sarà fermissima".
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