Stipendi forestali, Toniolo: burocrazia ci ostacola
Mercoledi 1 Aprile 2015 alle 16:48 | 0 commenti
Il presidente della Commissione bilancio Costantino Toniolo dell'NCD Veneto Autonomo) ha analizzato il caso dei lavoratori forestali ricevuti a Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto
Incredibile, abbiamo 650 lavoratori forestali che operano interventi di primaria importanza nel campo della difesa idrogeologica e della sistemazione idraulico forestale, e tutti gli anni ci sono intoppi per liquidare i pagamenti e assumere la quota di lavoratori stagionali: vorrei sapere perché la burocrazia interna ci ostacola visto che i soldi ci sono!
E' veramente una situazione assurda, queste persone sono necessarie per una serie di lavori di manutenzione indispensabili per evitare frane, smottamenti, e calamità di diversa natura che in caso di abbandono del territorio sarebbero molto peggiori.Â
Sono coloro che garantiscono anche la percorribilità dei sentieri e delle mulattiere di montagna che aiutano anche il turismo estivo e tutte le attività connesse!
Mi chiedo come sia possibile che ogni anno si crei un disguido di carattere burocratico: un anno per un motivo, un altr'anno per un altro … insomma alla fine queste persone, padri di famiglia, rimangono senza stipendio ogni volta per tre o quattro mesi e sono costrette a inscenare sit-in e manifestazioni di protesta per essere pagati!
Non possiamo andare avanti a metterci una pezza ogni anno! Così le cose non funzionano: bisogna risolvere il problema alla radice: la Giunta ci dica al più presto come intende fare!
Di seguito invece le nota su nutrie e gioco d'azzardo:
"Grazie ad un emendamento che abbiamo approvato oggi in aula con il quale stanziamo 250mila euro, verrà presto affrontato il problema delle nutrie che con le loro tane danneggiano gli argini dei fiumi: ne va della sicurezza idraulica del nostro territorio, di abitazioni, aziende e infrastrutture pubbliche". Lo afferma Costantino Toniolo, impegnato in aula a Venezia in veste di relatore della Legge di Stabilità e del bilancio 2015.
"Purtroppo le nutrie (Myocastor Coypus)", spiega Toniolo, "fanno dei danni notevoli indebolendo le arginature e i terrapieni che vengono realizzati per la difesa idraulica e il contenimento dei corsi d'acqua più importanti".
Durante l'alluvione del 2010 quei danni hanno contribuito a rendere in alcuni casi inefficaci alcune opere di difesa idraulica.
"In questo caso i contributi saranno assegnati ai comuni", spiega Toniolo, "che dovranno predisporre dei piani di controllo attraverso metodi selettivi per la gestione delle problematiche relative al sovrappopolamento di nutrie".
I contributi saranno assegnati per la cattura degli esemplari, la soppressione e lo smaltimento delle carcasse.
Per attuare gli interventi i sindaci potranno avvalersi (di intesa con le Province e con gli ambiti territoriali di caccia e comprensori alpini) di cacciatori iscritti agli ambiti di caccia e comprensori alpini del Veneto. "I cacciatori", aggiunge Toniolo, "dovranno essere adeguatamente formati e in possesso di porto d'armi e con copertura assicurativa in corso di validità e dovranno prestare la loro opera a titolo gratuito".
"Dopo essere venuto a conoscenza dei dati raccolti dai servizi delle ULSS sul gioco d'azzardo patologico, ho deciso che sia nostro dovere di amministratori regionali difendere cittadini e famiglie da situazioni di degrado e malattia". Costantino Toniolo (NCD Veneto Autonomo) ha presentato in aula l'emendamento che introduce una norma nella legge di stabilità regionale 2015 che delinea le disposizioni in materia di prevenzione, contrasto e riduzione del rischio dalla dipendenza dal gioco d'azzardo patologico, che gli esperti definiscono GAP. Emendamento che è stato approvato a maggioranza.
"Il testo dell'emendamento di fatto è la sintesi di un progetto di legge approvato in Commissione sanità , che a sua volta aveva fatto sintesi di ben 6 diversi progetti", spiega Toniolo.
"Il tema è molto sentito", prosegue Toniolo, "solo nell'ULSS 6 di Vicenza sono 400 le persone seguite dalle strutture sanitarie e sociali che sono "malate" di gioco: si tratta di giocatori patologici e nel territorio dell'ULSS 6 si stima che vi siano ben 4mila giocatori a rischio di GAP e ben 1500 già giocatori patologici".
"Le ricadute sociali di questo fenomeno", spiega Toniolo, "dovuto alla diffusione delle cosiddette slot machine nei locali e nei bar e delle sale gioco, sono deleterie. Portano alla rovina persone e famiglie intere".
"Per questo mi sono sentito di appoggiare in pieno l'iniziativa che mette in campo risorse per prevenire il gioco patologico, trattare e recuperare i cittadini caduti nella spirale del GAP e una serie di servizi di ascolto, assistenza e consulenza sui rischi correlati al gioco d'azzardo".
I comuni potranno intervenire definendo i criteri della dislocazione territoriale delle sale da gioco, mentre le ULSS adotteranno un programma di prevenzione, diagnosi e cura e riabilitazione delle persone affette da gioco d'azzardo patologico, fornendo loro uno specifico programma terapeutico.
La norma vieta anche ogni pubblicità relativa alle sale da gioco, e dall'inizio del 2016 i locali che avranno installati apparecchi da gioco saranno soggetti ad un'aliquota IRAP maggiorata dello 0,2%!
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.