Stime del gettito Imu: si fatica a chiudere i bilanci, avanti coi ricorsi al Tar
Mercoledi 6 Febbraio 2013 alle 16:31 | 0 commenti
Anciveneto - In mezzo alle tante promesse della campagna elettorale, Anciveneto tira dritto sulla questione Imu e porta avanti il ricorso al Tar. Oltre ai 38 Comuni che avevano aderito da subito, se ne sono aggiunti altri 14 secondo la formula "ad adiuvandum". Ma soprattutto c'è il supporto di tutti i Comuni capoluogo del Veneto, qualcuno impegnato autonomamente nel ricorso e altri (Verona, Treviso, Padova e Belluno) che seguono invece l'azione amministrativa dell'Associazione dei Comuni Veneti.
«Gli scompensi per le stime errate del gettito dell'imposta, effettuato dal Ministero dell'Interno e dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, non soltanto sono nocivi per gli ammanchi, ma creano incertezze nella stesura dei bilanci -ha spiegato stamattina il presidente dell'Anci regionale Giorgio Dal Negro, nella sede di Selvazzano Dentro (Pd) di fronte ad amministratori e funzionari dei Comuni capoluogo del Veneto- qualsiasi decisione prenda in merito il futuro Governo, il nostro ricorso al Tar Veneto è fondamentale per arrivare a "bocce ferme", per avere cioè basi sicure su cui chiudere i bilanci». Sulla stessa scia Pier Luigi Paloschi, assessore al bilancio del Comune di Verona: «Non sappiamo quanto lo Stato ci può togliere come trasferimenti e non sappiamo quali altri soldi ci chiederà ». Idem dicasi Maria Grazia Peron, funzionario della municipalità di Padova: «Non si riesce a chiudere il bilancio 2012 perché bisogna aspettare il fondo di solidarietà , il cui importo non sarà noto prima di aprile, e non si redige di conseguenza quello del 2013. Come Comune siamo stati tra i primi firmatari del ricorso al Tar».Â
Le 38 municipalità ricorrenti dalla prima fase sono i bellunesi Ponte nelle Alpi e Vallada Agordina; i trevigiani Colle Umberto, Cessalto, Meduna di Livenza, Resana, Silea, Carbonera, Paese, Castelfranco Veneto, Cappella Maggiore e il capoluogo Treviso; i vicentini Bassano del Grappa, Torri di Quartesolo, Thiene, Rosà , Villaverla e Zugliano; i padovani Baone, Cinto Euganeo, Arquà Petrarca, Gazzo Padovano, Cadoneghe, Villa del Conte, Rubano e il capoluogo Padova; i veneziani Quarto d'Altino, Santa Maria di Sala, Marcon e Annone Veneto; e i veronesi Negrar, Povegliano Veronese, Lavagno, Sorgà , Caldiero, Bovolone, Erbè e il capoluogo Verona. I 14 Ad adiuvandum sono: Bolzano Vicentino (Vi), San Vendemiano (Tv), San Vito di Cadore (BL), Vittorio Veneto (Tv), Este (Pd), Fumane (Vr), Brentino Belluno (Vr), Chiampo (Vi), Abano Terme (Pd), Belluno, Montegrotto Terme (Pd), Asolo (Tv), Malcesine (Vr) e Cimadolmo (Tv). L'incarico è stato affidato al legale di Anciveneto Emanuele Mazzaro.
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