Quotidiano | VicenzaPiùComunica |

Stazioni Tac/Tav, Vicenza Capoluogo: indispensabile un percorso partecipativo

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 11 Giugno 2015 alle 18:30 | 0 commenti

ArticleImage

L'Associazione civica Vicenza Capoluogo prende posizione sul progetto ferroviario Tac/Tav

Il Progetto per l'Alta Velocità non può rappresentare un errore che il nostro territorio commette nel momento in cui affronta il tema delle infrastrutture ferroviarie. E' infatti ancora presente nei ricordi di molti vicentini quella che era la rete ferroviaria della nostra provincia nei primi anni del 900.

Grazie anche al fatto che la città confinava con l'impero austriaco, in quegli anni i vicentini potevano beneficiare della ferrovia Vicenza – Valdagno - Recoaro e della Vicenza – Schio – Thiene – Asiago - Arsiero, mentre a sud il treno collegava Vicenza con Noventa Vicentina, creando un'importante infrastruttura locale ben integrata con la rete nazionale.

In molti oggi consideriamo un errore la scelta degli anni ’80 di dismettere la linea ferroviaria Noventa Vicentina - Valdagno: il mito dell'auto ha in quegli anni abbagliato tutti e ha privato il nostro territorio di una modalità di trasporto di cui oggi ne avremmo assoluto bisogno.

Invitiamo pertanto tutti i vicentini a valutare con la massima attenzione quanto potrebbe avvenire nel nostro territorio nei prossimi anni e di avere molto riguardo per l'aspetto paesaggistico, l'impatto ambientale e lo sviluppo di modalità diverse di trasporto, più ecologiche e innovative.

La scelta di far attraversare la nostra città da treni che viaggiano a una velocità massima di 140 - 160km/h apre infatti a delle interessanti soluzioni.

Con il quadruplicamento dell'Alta Capacità e Alta velocità la nostra città ha la grande opportunità di diventare punto di riferimento per tutto il territorio vicentino e assumere così il suo ruolo di città capoluogo.

Due opportunità si delineano all'orizzonte e riteniamo che debbano essere valutate con la massima attenzione:

  1. la realizzazione di una nuova grande stazione ferroviaria in zona Fiera, in quanto in un'area più centrale rispetto al territorio vicentino e perchè vicina all'autostrada;

  2. il mantenimento dell'attuale stazione storica, dove continueranno a fermarsi i treni “veloci”, affinché diventi polo centrale di un percorso metropolitano di superficie circolare ferro-gomma.

Nel primo caso si renderà necessario sopprimere la stazione storica e realizzare due nuove stazioni: una grande in Fiera e l’altra a Borgo Berga, a servizio della metropolitana regionale di superficie (SFMR), prevedendo un nuovo servizio di metro-bus elettrico che colleghi il centro della città alle nuove stazioni della Fiera e di Borgo Berga.

Nel secondo caso bisognerà invece dare sviluppo al servizio Alta Velocità potenziando la rete ferroviaria metropolitana Schio – Thiene – Dueville – Cavazzale – Anconetta - Borgo Berga - stazione Centrale – Fiera - Altavilla Vicentina - Alte Ceccato e incentivando il trasporto su gomma Montecchio – Trissino – Castelgomberto – Cornedo – Valdagno - Schio, servendo in questo modo anche punti nodali importanti con piccole stazioni quali Borgo Berga, Fiera e Alte Ceccato, con la conseguente realizzazione di un percorso circolare ferro-gomma in grado di favorire una maggiore utenza al sistema ferroviario europeo dell'alta capacità-alta velocità.

Proprio l'ammodernamento di questo sistema metropolitano vicentino e una progettazione paesaggistica della rete di Alta Velocità potrebbero essere le richieste da avanzare al Governo, a RFI e a Italferr.

Due diverse soluzioni con uno stesso obiettivo: fare della città di Vicenza un centro a servizio di tutto il territorio vicentino (territorio metropolitano).

Auspichiamo quindi che, anche attraverso un percorso partecipativo, si inizi un sereno e costruttivo confronto in città tra queste due soluzioni che, al di là del riduttivo slogan “stazione storica si o stazione storica no”, possa aprire ad una visione lungimirante del futuro del nostro territorio.

Leggi tutti gli articoli su: Tav, Vicenza Capoluogo, Tac, stazione

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network