Quotidiano | Categorie: Politica

Statuto Veneto, apparenze più che reali propositi

Di Paolo Mele senior Lunedi 16 Agosto 2010 alle 09:57 | 0 commenti

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Responsabilità, autonomia federale, efficienza amministrativa, queste sono le parole chiave della nuova proposta dello Statuto Veneto.
Parole positive, rispondenti all'aspettativa di quanti vivono in questa Regione, le quali, tuttavia, all'esito di una attenta lettura di una bozza, perdono ogni forza e significato.

Dai suoi 56 articoli, infatti, emerge un'idea di autonomia che sembra ispirarsi ad un estremismo identitario, irresponsabile e incostruttivo per la ipotizzata riorganizzazione sociale ed amministrativa del Veneto.
Un'idea preconcetta che riduce l'invocata autonomia federale ad un proclama di anacronistica indipendenza. Un Velleitarismo che coerentemente al motto "per i Veneti", posto a fondamento ‘ideologico' dello Statuto, trova conferma nell'art. 4 comma 6 dello stesso, ove l'appartenenza al territorio assurge a condizione di privilegio e non di merito.
E come se non bastasse, lo stesso territorio assume la struttura apparente di Stato con tanto di inno, bandiera, ambasciatori, lingua ufficiale, Consiglio regionale trasformato in Parlamento severissimo, ed un Presidente con il titolo di Governatore, in attesa, forse, di riacquistare quello di Doge.
Apparenze più che reali propositi, le quali, tuttavia, mal si conciliano con la nostra Costituzione che non consente modifiche locali e tantomeno carte integrative o aggiuntive.
E' vero, si tratta, come si è detto, solo di una bozza, dalla quale tra l'altro molti già prendono le distanze, a cominciare dal Vice Presidente della Catalogna, a cui tale Statuto si sarebbe ispirato.
Il Federalismo può essere cosa buona e giusta, che, dunque, non bisogna rovinare con ottusi vizi di forma.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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