Statuto Città di Vicenza
Domenica 4 Marzo 2012 alle 21:06 | 0 commenti
Riceviamo da Luciano Parolin e pubblichiamo
Ho avuto copia, una quarantina di pagine, dello Statuto Comunale in via di elaborazione. Con buona volontà ho letto attentamente, evidenziando le cose che ritengo più importanti.
Titolo 1 - Principi Fondamentali - Preambolo e Bandiera leggo:
1 - Vicenza, città che per la sua partecipazione al Risorgimento Nazionale e alla Resistenza ha avuto il privilegio di essere decorata di due medaglie d'oro, rinnovando le sue antiche tradizioni espresse nella lotta per la libertà comunale prima e nell'unione alla Repubblica di Venezia poi, si dà il presente Statuto fondato sui principi della Costituzione della Repubblica.
2 - Vicenza, unica in Italia, ha come segno distintivo la bandiera tricolore nazionale con al centro della fascia bianca lo stemma della città rappresentato dallo scudo con croce bianca in campo rosso.
Osservazioni - Non so chi sia l'autore del preambolo, ma non è così. Per quanto riguarda la descrizione esatta dello stemma araldico la stessa si trova nel sito del Comune di Vicenza.
Il colore della croce, su campo rosso, è Argento, non bianco.
Qualcuno ha confuso lo stemma araldico cittadino, con la maglia del Vicenza Calcio.
1. Quanto poi richiamarsi alla lotta per la libertà comunale prima e nell'unione alla Repubblica di Venezia poi, si dà il presente Statuto fondato sui valori e sui principi della Costituzione della Repubblica ...quale? Meglio sarebbe aggiungere Italiana, tanto per non sbagliare.
Quale Repubblica? Forse la Serenissima Marciana (?) conclusasi tra la farsa e l'ignominia.
Mai sentito di lotte medievali (con carroccio o senza) per il libero Comune Vicentino. Quanto poi al darsi o unirsi alla Repubblica Veneziana è stato un fatto di commerci e sicurezza (dei beni). Non certo voluta dal popolo che, invece ha attivamente partecipato alla Rivoluzione del 1848.
Articolo 1. Punto 3
Al Comune sono attribuite tutte le funzioni amministrative relative alla popolazione ed al...
Commento: in base all'articolo 117 della Costituzione della Repubblica Italiana le funzioni anagrafiche appartengono allo Stato e non ai Comuni.
Vuoi vedere che il nuovo Registro dei matrimoni civili è considerato legale perché è scritto nello Statuto comunale, ancora da approvare?
Poichè lo statuto prevede il Referendum spero che il Sindaco preveda una Consultazione Popolare Cittadina prima di darlo per approvato e renderlo esecutivo.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.