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Stalking e femminicidio: a Zanè con ispettore Roberto Minervini e psicologa Lisa Albanese

Di Alessandro Pagano Dritto Venerdi 24 Maggio 2013 alle 08:46 | 0 commenti

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Si è tenuta il 24 maggio 2013 al centro Socio Culturale di piazza Aldo Moro a Zanè il convegno Violenza sulle donne «dallo stalking al femminicidio». Per quasi tre ore, dalle 20.30 circa alle 23.30 circa, una platea a maggioranza lievemente maschile - una piacevole sorpresa per gli stessi relatori - è stata intrattenuta col giusto equilibrio di leggerezza e profondità da Roberto Minervini, ispettore superiore della polizia di Stato e responsabile della seconda sezione della squadra mobile della Questura di Vicenza, e da Lisa Albanese, psicologa psicoterapeuta (nella foto).

Minervini ha spiegato a volo d'uccello cosa sono per la legge italiana i reati e come si pone la stessa nei confronti dello stalking e del femminicidio. Albanese ha invece chiarito alcuni punti da un punto di vista più prettamente psicologico.
Il termine inglese «stalking» è traducibile in italiano con l'espressione «atti persecutori» e indica qualsiasi atto che produca nella persona che ne è oggetto uno stato d'ansia, un cambio delle proprie abitudini, timore di danni per sé o per i propri vicini. Lo stalking non ha una matrice necessariamente sessuale: per essere definito tale, al di là della propria natura, deve semplicemente attivare almeno una delle tre conseguenze di cui sopra. Lo stalking è un reato la cui persecuzione si attiva solo per querela, cioè solo se la vittima ne fa esplicita denuncia. La denuncia può essere sporta entro sei mesi da quando i fatti sono accaduti e può essere poi ritirata. Dal dibattito è emerso che la legge così com'è presenta delle carenze, perché a volte vari fattori, anche psicologici, possono portare a sporgere denuncia persino molto tempo dopo i sei mesi massimi previsti e la vittima può essere spinta a ritirare la denuncia per paura di minacce: una volta ritirata la denuncia, ogni accusa e quindi ogni possibilità di condannare lo stalker, cade irrimediabilmente.
In caso di minacce o comunque persecuzioni telefoniche Minervini invita sempre a rispondere, anche solo per chiudere il telefono dopo pochi secondi: questo perché così la chiamata rimane rintracciabile per due anni, mentre gli squilli senza risposta solo per pochi mesi. Segnare poi data e orario della telefonata per facilitare il lavoro della Questura stessa.
Per «femmincidio» si intende invece l'assassinio di una donna in quanto donna, ed è - chiarisce la psicologa - basato su una cultura molto radicata di possesso della donna in quanto proprietà maschile. Il termine nasce nei primi anni '90 in riferimento ai casi di morte e scomparsa di svariate migliaia di donne a Ciudad Juàrez, Messico, per motivi ancora poco chiari.
Nei casi di violenza sessuale la denuncia, spiega Minervini, non è ritirabile.
Alla fine dell'incontro l'organizzatore, l'Assessore alla Sicurezza del Comune di Zanè Giovanni Busato, tiene a dichiarare a VicenzaPiù che l'amministrazione comunale è lieta di favorire eventi di questo tipo che possano sensibilizzare l'opinione pubbliche su tematiche tanto delicate, soprattutto attraverso la collaborazione di personale competente. 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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