Stabilimento fascista a Sottomarina, Movimento Italia Sociale: "una nostra 'polemichetta da quattro soldi' con il consigliere Sandro Pupillo"
Mercoledi 12 Luglio 2017 alle 15:01 | 1 commenti
Gian Luca Deghenghi, esponente del Movimento Italia Sociale Vicenza risponde alle parole del consigliere comunale Sandro Pupillo affidate ad un post su Facebook in merito allo stabilimento fascista. Abbiamo letto con curiosità il post pubblicato dal consigliere Sandro Pupillo sul proprio profilo Facebook (da voi segnalato) - si legge sulla nota - riguardante il pericolo, immane ed evidente a tutti, rappresentato dai troppi fenomeni di rigurgiti nazi-fascisti che stanno mettendo in pericolo la democrazia e la libertà in Italia. Imperativo intervenire, dunque!
"Qui non è questione di essere liberticidi, ma al contrario di amare la libertà ! Ed è proprio la libertà che ci impone di non far rivivere orrendi spettri del passato", leggiamo.
Bel pensiero, che brilla per coerenza, dal momento che si sostiene che perseguire manifestazioni di (talune) idee è amare la libertà , essere democratici.
Certo. Ci verrebbe da pensare : a fascista, fascista e mezzo! Suvvia, qualcosa non torna.
Ma andiamo oltre: "Le istituzioni non devono e non possono mancare di coraggio".
Speriamo vivamente che non ci si riferisca alle farneticazioni della Presidente Boldrini, che vaneggia di abbattimenti edilizi con furia iconoclastica, o alla "legge Fiano" che intende perseguire portachiavi fuori ordinanza, "illecite" citazioni di aforismi mussoliniani o detenzione di pericolosi calendari del Duce. Coraggio? Mancanza del senso del ridicolo, forse.
Il consigliere Pupillo avverte, tra l' altro, come sia pericoloso sottovalutare i richiami al pericolo nazifascista incipiente, dettato da episodi di cronaca, e bollare il relativo dibattito pubblico come "polemichette da quattro soldi". Avrà pur ragione, ma combatterlo scrivendo "banalità da quattro soldi" su Facebook non ci sembra un buon antidoto.
Per concludere, gli "orribili individui" (definizione elegantemente democratica) ancora legati al fascismo ci sono (e un motivo ci sarà ), eletti anche nelle Istituzioni, e ci sembra che, per certo mondo antifascista, continuare a gridare "al lupo cattivo" ogni volta che se ne parla, sia il massimo dell'argomentazione che si riesce a mettere in campo per delegittimarne la presenza e debellarne l'esistenza.
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