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Spv, il M5S di Bassano in trasferta a Mestre per denunciare Vernizzi

Di Marco Milioni Giovedi 28 Giugno 2012 alle 17:18 | 0 commenti

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«Alla fine non ci hanno dato altra scelta. Dopo otto mesi di indicibili silenzi e dopo otto mesi di carte negate, sebbene ci spettino per legge, abbiamo deciso di denunciare a mezzo esposto il commissario Spv Silvano Vernizzi davanti alla autorità penale». Usano queste parole gli attivisti del M5S di Bassano del Grappa che stamani sono andati in trasferta, erano una decina, a Mestre. Dove hanno indirizzato un esposto al locale posto di polizia. Un esposto in cui si prende di mira il commissario alla Spv Silvano Vernizzi.

Oggetto della lamentela vergata davanti alla autorità penale è la convenzione ente pubblico privati che sta alla base del progetto Spv. Un carteggio «segretato» chiesto sin dall'ottobre 2011 con un migliaio di firme, e negato da Vernizzi per questioni di riservatezza. Motivazioni che secondo il M5S non reggono sul piano giuridico. Di qui la "denuncia" firmata da una decina di militanti.

«Si tratta - spiega Francesco Celotto (in foto), uno degli attivisti storici - di documenti che in ossequio alla legge sulla trasparenza, 241/90 e successive modifiche, e in ossequio alle direttive europee in materia di grandi opere a massiccio impatto ambientale, 2003/4/CE, debbono essere noti ai cittadini interessati dal passaggio delle opere stesse che ne facciano richiesta. Le argomentazioni di chi sostiene che quelle carte non possono essere rivelate perché parte di un accordo pattizio fra vari soggetti tra cui alcuni privati non è giuridicamente fondata e nasconde solo malafede. Il project financing che soggiace al progetto Spv - puntualizza Celotto - è una modalità prevista dal codice dei contratti pubblici e quindi è di per sé consultabile dalla cittadinanza. Si tratta di un concetto ripreso più volte anche dall'ingegner Ivan Cicconi, uno dei massimi esperti di appalti pubblici in Italia che è, per assurdo, consulente di moltissimi eni regionali».

Gli attivisti «grillini» che si sono trovati poi trovati, sempre questa mattina, a Mestre nella sala civica via Sernaglia per fare il punto della situazione, hanno quindi spostato la querelle sul piano politico: «Va detto - sottolineano Paolo Pigatto, Gianluca Massari e Feodor Fratton - che siamo furenti per il comportamento del presidente regionale leghista Luca Zaia, dell'assessore ai trasporti Renato Chisso del Pdl e dello stesso Vernizzi; i quali verso il fronte critico all'attuale tracciato della Spv hanno tenuto un attegiamento arrogante, codardo e ipocrita, sprezzante verso lo stato di diritto. Ribadiamo poi il nostro più sentito disprezzo per il tenatvo di manovra emendatoria patrocinato da Zaia con l'avallo dell'onorevole leghista Manuela Lanzarin, già sindaco di Rosà, la quale in barba alle sentenze del Tar, che la hanno giuridicamente affossata, ha cercato di tenere in vita un struttura commissariale considerata cosa passata persino dal ministero dell'Economia».

Poi un'altra bordata: «Rileviamo peraltro anche l'assenza totale dei politici del territorio nel centrodestra come nel centrosinistra, che non hanno mosso un dito per spingere chi di dovere a rivelare le carte segrete. L'unica eccezione è costituita dall'eurodepudato Andrea Zanoni dell'Idv, dal consigliere regionale Pietrangelo Pettenò di Rc e dal consgliere regionale democratico Laura Puppato. Ma nel frattempo dove sono finiti gli altri? Dove il consigliere Stefano Fracasso, dove l'onorevole Daniela Sbrollini? Dove l'onorevole Stradiotto? Dove, tanto per rimanere nel Pd, il segretario regionale Rosanna Filippin? E dove ancora i consiglieri regionali Idv? Dove i parlamentari veneti Antonio Borghesi e soprattutto Massimo Donadi? E ancora, perché dopo le notizie preoccupanti uscite sulla stampa i membri della commissione antimafia a cominciare dal democratico Lumìa sino all'onorevole Di Pietro non hanno intimato, potendolo fare, all'ingener Verzzi di aprire i cassetti?».

Ma l'ultima bastonata è per la «cocciuta testardaggine con la quale la Confindustria del Veneto si accanisce nel sostenere infrastrutture nate morte come la Spv, in un periodo in cui solo la convivenza intelligente col territorio e un nuovo patto con la cittadinanza possono assicurarci quel poco o tanto benessere che scelte scriteriate ci faranno presto perdere. Noi comunque - si legge poi in una nota diramata in tarda mattinata - non ci muoveremo di un millimetro. Guarderemo con attenzione e severità anche all'operato della magistatura. Non è solo na questione di giustizia. La nostra regione e il nostro Paese non si possono più permettere un altro ventennio in mano a lobby e poteri forti che oltre alla dignità e al senso del bene comune hanno pure perso l'appuntamento con la storia».

 

Ed è intanto su Confindustria che si addensano le ultime nubi. Domani a mezzodì infatti gli attivisti del Covepa saranno proprio sotto la sede vicentina del sindacato degli imprenditori, da mesi schierato per la Spv. Ai vertici della associazione di piazza Castello cercheranno di propspettare una serie di proposte alternative già presentate in passato peraltro in altre sedi. Ma non è detto che l'iniziativa non scatenerà altre polemiche, cosa già avvenuta di recente a Villaverla.


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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