Spv, il Comitato del No: "vogliamo una Pedemontana gratuita perché l’abbiamo già pagata"
Lunedi 10 Dicembre 2018 alle 17:55 | 0 commenti
Chi ha rallentato – è scritto in un comunicato di Cittadini e Cittadine di Montecchio Maggiore Contrari alla Pedemontana - i lavori della superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta? Non il ministro Toninelli, non la Corte dei Conti, non l’ANAC (Autorità Anticorruzione) e nemmeno  i comitati. La lentezza dei lavori è dovuta al progetto assurdamente faraonico e alla mancanza di finanziamenti del titolare del project-financing, la SIS.
Al finanziamento ha provveduto nel frattempo la Regione che si è anche accollata il rischio di mercato per i 39 anni di concessione. Il ministro degli Interni Salvini ha definito la superstrada Attila “un modello†(foto).
Ma i cittadini e le cittadine non possono accettare che chi più scassa il territorio e lo cementifica abbia il condono assicurato!
Molte oggi sono le grandi società di costruzione in crisi a causa di progetti decisi senza discernimento, sotto la spinta dell’ingordigia e comprando la politica.
Ora la giunta regionale con il suo board vuole far riprendere i lavori della galleria Malo-Castelgomberto che appena iniziata aveva evidenziato gravi problemi: incidente mortale per lo stacco di un masso a San Tomio di Malo (2016) ed il crollo di un tratto di galleria dalla parte di Castelgomberto (2017).
Questa galleria è uno scempio costoso, pericoloso ed inutile! Per il traffico tra la Valle dell’Agno e la Val Leogra ci sono già la galleria Valdagno-Schio, la strada priabonese, e l’A31 ValdasticoNord. Chi dall’A4 vorrà raggiungere la zona Thiene, sceglierà la più lineare e meno costosa A31- ValdasticoNord e così da Thiene all’A4.
Vogliamo: una Pedemontana snella, senza caselli, senza complanari, senza il tratto Montecchio M.-ValdasticoNord e al servizio del territorio attraversato e quindi con molte entrate ed uscite; vogliamo una Pedemontana gratuita perché l’abbiamo già pagata.
Chiediamo: il coinvolgimento dell’Università per quantificare il danno e trovare soluzioni migliorative o alternative a quanto già è stato realizzato.
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