Spi Cgil Vicenza: i nonni non rubano risorse ai nipoti, dopo sentenza rivalutare le pensioni
Mercoledi 20 Maggio 2015 alle 15:46 | 0 commenti
Di seguito il testo integrale dell'odg Spi:
Il Comitato Direttivo Provinciale dello Spi –Cgil di Vicenza riunitosi a Villaverla il giorno 18 maggio 2015, chiede con forza che sia data piena attuazione alla sentenza n°70/2015 della Corte Costituzionale (sentenza che ha bocciato la norma della Riforma Fornero del 2011 che aveva bloccato la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici di importo superiore a tre volte il minimo INPS – 1.443 euro mensili lordi nel 2012).
I pensionati e le pensionate negli ultimi anni hanno continuato a contribuire in maniera rilevante al risanamento dei conti pubblici del nostro Paese (16 miliari di euro negli ultimi quattro anni), per questo, il Comitato Direttivo dello Spi Cgil di Vicenza, ritiene sia immorale ed inaccettabile l’idea, alimentata da alcune forze politiche e sostenuta da una parte della stampa nazionale, secondo la quale i pensionati e le pensionate, i nonni e le nonne hanno rubato e stanno rubando il futuro ai propri nipoti.
L’applicazione della sentenza della Corte Costituzionale deve essere sottratta a tale insopportabile strumentalizzazione.
Il Comitato Direttivo dello Spi Cgil di Vicenza ritiene sia fondamentale mettere in campo misure per recuperare il potere d’acquisto delle pensioni (potere diminuito del 30% negli ultimi dieci anni); tali misure devono avere il carattere della stabilità e non devono essere oggetto di contrattazione annuale con il Governo. A tal proposito, la rivalutazione per fasce reintrodotta dal Governo Letta nel 2013, grazie all’azione vertenziale del Sindacato dei Pensionati di Cgil Cisl e Uil, risponde, anche se parzialmente, a questo obiettivo.
Il Bonus proposto dalla Presidenza del Consiglio non può essere inteso come attuazione definitiva della Sentenza.
Il Governo deve aprire il confronto con Spi Fnp Uilp per individuare le forme più eque e idonee a dare piena attuazione ai contenuti della Sentenza.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.