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Spending review regionale, Toniolo presenta progetto per sopprimere 5 società

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 18 Luglio 2013 alle 18:44 | 0 commenti

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Costantino Toniolo, consigliere regionale PDL - Toniolo, presidente della Commissione affari istituzionali e bilancio del Consiglio regionale del Veneto oggi ha depositato un progetto di legge a sua firma dal titolo "Soppressione delle società Ferrovie Venete Srl, Immobiliare Marco Polo Srl, Rocca di Monselice Srl, Società Veneziana Edilizia Canalgrande Spa, Terme di Recoaro Spa".

"In Consiglio regionale, a partire dal lavoro fatto in Commissione bilancio, abbiamo intrapreso un percorso volto alla riduzione dei costi dell'apparato amministrativo di enti e società strumentali", esordisce Toniolo, "che è sfociato nel progetto di legge 192 che prevede l'eliminazione dei Cda degli ATER".

"In parallelo", prosegue il Presidente della Commissione bilancio, "con la razionalizzazione degli enti regionali riteniamo necessario avviare un percorso dedicato alle società regionali. Ricordo infatti che su proposta della Giunta regionale nel luglio 2011, il Consiglio ha approvato la deliberazione n. 44 che prevede la soppressione di enti e società tra i quali vi sono le società strumentali oggetto del mio progetto di legge". 

"Da due anni però", denuncia Toniolo, "non risulta che vi sia stata reale attuazione di quel progetto proposto da Palazzo Balbi".

Partendo dalla delibera di giunta n. 138 fatta propria dalla delibera del consiglio n. 44 il Presidente Toniolo lancia una prima proposta di riduzione delle società partecipate. In particolare prevede la soppressione delle seguenti società: Ferrovie Venete Srl, Immobiliare Marco Polo Srl, Rocca di Monselice Srl, Società Veneziana Edilizia Canalgrande Spa, Terme di Recoaro Spa.

"Abbiamo analizzato in modo certosino i bilanci e le dotazioni delle società regionali", prosegue Toniolo. "Un esempio eclatante viene dalla Canalgrande Spa: gestisce la manutenzione e gli affitti di due palazzi di cui uno affittato alla Regione stessa; paga un amministratore unico (40mila euro l'anno), un collegio sindacale (30mila euro l'anno) e uno studio di commercialisti per la gestione (altri 40mila euro l'anno) perché non ha dipendenti". E prosegue Toniolo: "il fine di questa società ad oggi? Locare due immobili della Regione al TAR e alla Regione! La società veneziana edilizia Canalgrande Spa ha un capitale sociale di 15milioni di euro e 2,9 milioni di euro in titoli in scadenza e 525mila euro in deposti bancari!"

"C'è da chiedersi", afferma Toniolo, "ma perché tutte queste risorse sono lì e non possiamo utilizzarle in questo momento di crisi per il sociale e per rilanciare l'economia veneta sostenendo le PMI?" 

Chiudendo queste cinque società la Regione, secondo le stime della Prima commissione, avrà un rientro nelle immobilizzazioni che verrà valorizzato in 22 milioni di euro! Il controvalore in titoli in scadenza, depositi bancari e liquidità sarà pari a 5 milioni di euro. 

"Nella proposta di legge si prevede di gestire direttamente tramite gli uffici regionali e se necessario di affidare alla libera concorrenza e al mercato le attività oggi svolte da tali soggetti", puntualizza il presidente Toniolo.

"Riteniamo in tal modo di poter conseguire un significativo risparmio per le casse regionali", conclude il consigliere regionale vicentino. "Il progetto di legge presentato oggi vuole dare concretamente avvio ad una radicale revisione dei criteri che devono ispirare la gestione del patrimonio immobiliare regionale: i beni devono fruttare e qualora la Regione non sia in grado di raggiungere questo obiettivo lasci al mercato la possibilità di farlo".

La norma finanziaria della proposta di legge fa confluire le risorse ricavate dalla soppressione delle società nelle voci "interventi sociali" e Sviluppo del sistema produttivo e delle piccole e medie imprese" del bilancio pluriennale 2013-2015.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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