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Roberto Ciambetti, Lega Nord  -  «Questi professori non riescono a portare a termine nemmeno una equazione e vorrebbero farci credere che i tagli lineari equivalgono, come concetto e risultato, alla lotta agli sprechi confondendo le carte in tavola». L'assessore regionale al bilancio del Veneto, Roberto Ciambetti, è fortemente critico con l'impostazione data dal governo «a quella che si vorrebbe spacciare come spending review - spiega Ciambetti - La revisione della spesa dovrebbe basarsi sulla ricerca dell'efficienza e dell'efficacia per cogliere il risultato migliore al costo, anche sociale, migliore.

Il governo, invece, vorrebbe far credere che la spending review sia il risultato dei tagli lineari, più o meno uguali per tutti, senza tener conto di analisi serie, parametri, obiettivi e risultati raggiunti o da raggiungere. Insomma l'equazione stabilita dal governo è questa: spending review = a tagli lineari = lotta agli sprechi. L'equazione è sbagliata perché la lotta agli sprechi si ottiene attraverso interventi selettivi, mirati, che vadano ad incidere veramente dove si sperpera il denaro pubblico perché in caso contrario gli sprechi rimangono; la revisione della spesa deve essere un processo continuo per analizzare flussi, organizzazione e risultati, e non un esercizio ‘una tantum', mentre i tagli lineari dovrebbero essere accantonati a lungo. I tagli lineari colpiscono gli onesti, i virtuosi, chi ha cercato e cerca, pur in momenti difficili, di attivare una buona gestione delle risorse. I tagli lineari premiano il cattivo governo: essi danno un risultato finale che è quello di colpire alla cieca, fare molta propaganda populista, spargere qualunquismo a piene mani, penalizzando le aree produttive, il mondo del lavoro, gli enti rispettosi delle norma. Anche dagli incontri con il ministro Balducci - continua Ciambetti - si esce con un senso di precarietà e incertezza che non è conciliabile con le esigenze di una sana pianificazione invece necessaria a maggior ragione in un ambito così delicato come la sanità. Taglia alla cieca feriscono a morte il corpo sociale, non risolvono il problema, pongono le basi per drammatiche tensioni delle quali il governo è causa e responsabile».