Spazio agli studenti di Schio: le considerazioni del Coordinamento Studentesco Altovicentino su cui discutere anche altrove
Lunedi 11 Dicembre 2017 alle 11:15 | 0 commenti
La città di Schio, scrive nella nota che pubblichiamo il Coordinamento Studentesco Altovicentino, è uno dei luoghi dell'Alto Vicentino che conta il maggior numero di studenti, infatti, sono quasi 5000 i giovani che frequentano gli istituti superiori scledensi. Nella società odierna, che tende a isolare gli individui e inibire la loro capacità di creare socialità vera, è sempre più fondamentale costruire momenti di confronto e accrescere le possibilità di vivere in una comunità costituita da relazioni tra persone, che non sia insomma quella virtuale e asettica di internet e dei social media. Sono necessari quindi luoghi che aiutino e spingano gli studenti a ritrovarsi, a costruire assieme una collettività nuova.
Questi luoghi devono essere a misura di studenti e studentesse, devono essere spazi stimolanti che incoraggino l'autodeterminazione e la crescita degli individui.
In una città come Schio esistono luoghi, sale e locali vuoti; molti sono di proprietà comunale e potrebbero avere nuova vita e asservire a questi scopi. Ma evidentemente l'amministrazione preferisce lasciarli inutilizzati.
L'abbandono di questi spazi è negativo per due motivi: innanzitutto determinano un centro storico vuoto e desolato a discapito della socialità e della vivibilità del territorio; in secondo luogo hanno una ricaduta economica sui cittadini scledensi che si ritrovano a dover pagare le spese di questi spazi anche se sono lasciati inutilizzati.
In un territorio come l'Alto Vicentino c'è la necessità di uno spazio che sia veramente pensato per i giovani, che sia reso vivo in modo costante, non saltuariamente, che sia riempito di progetti e idee che provengono dagli studenti stessi.
L'amministrazione comunale di Schio sta portando a termine il tanto discusso progetto Campus: un edificio a cinque piani che ha come obiettivo quello di fungere da polo aggregativo per gli studenti dei vari istituti scledensi e che, più nel concreto, andrà ad ospitare "servizi" a disposizione degli studenti delle scuole superiori.
A tale proposito si potrebbe pensare che nonostante tutto, uno spazio per i giovani si stia concretizzando e stia per essere messo a disposizione di questi ultimi, tantoché nel progetto è sottolineato varie volte che l'edificio verrà costruito "pensando allo studente come destinatario immediato del servizio".
Tuttavia si sta dimostrando il contrario!
Negli ultimi mesi dello scorso anno scolastico l'amministrazione comunale aveva iniziato un percorso, assieme ad insegnanti, genitori e studenti (massimo due per ogni istituto) con il fine di aumentare la partecipazione, in particolar modo studentesca, allo sviluppo del progetto del Centro Servizi. In 8 mesi si sono svolti solo due incontri che non hanno portato a nulla di concreto.
Anzi sembra che l'unico problema fin qui emerso sia la costruzione di un nuovo parcheggio macchine: utilissimo quest'ultimo si dice per l'apprendimento e la crescita di tutti noi studenti.
Riteniamo che il coinvolgimento diretto di chi poi, concretamente, usufruirà dei servizi del Campus sia un passaggio fondamentale, che questa amministrazione non vuole però concretizzare presentandosi per l'ennesima volta per quello che è veramente: chi in campagna elettorale diceva "diamo voce ai cittadini", "siamo l'amministrazione dei cittadini di Schio", si sta dimostrando l'amministrazione di pochi cittadini e sempre pronta a determinare, senza alcun confronto limpido, scelte molto importanti legate al futuro di questa città e dei suoi giovani.
Coordinamento Studentesco Altovicentin
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.