Sottrae beni all'erario, le Fiamme Gialle di Vicenza sequestrano 100 mila euro ad un medico
Mercoledi 12 Aprile 2017 alle 11:39 | 0 commenti
Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Vicenza nei giorni scorso ha dato esecuzione a un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari di Vicenza, dott. Roberto Venditti, a seguito del quale sono stati cautelati un appartamento e relative pertinenze nonché le quote di una società a responsabilità limitata, tutti beni riconducibili a G.S.S., di 59 anni, un medico della provincia di Vicenza. Questo è l'epilogo di una più articolata attività di polizia economico-finanziaria del Reparto del capoluogo berico avviata a tutela della spesa sanitaria, ma poi sfociata anche nell'esecuzione di una verifica fiscale, nei confronti, appunto, del suddetto medico di medicina generale, legato da un rapporto convenzionale con il servizio sanitario nazionale.
L'attività di polizia economico-finanziaria nei confronti del medico di medicina generale, esercente anche l'attività libero professionale di odontoiatra, è stata, in prima battuta, finalizzata alla verifica del rispetto dell'Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale, ai sensi dell'art. 8 del D.Lgs n. 502/1992. Le indagini avevano consentito di segnalare all'A.G. berica il professionista per truffa aggravata in quanto, pur non avendone i requisiti, aveva comunque percepito indebitamente compensi erogati dal Servizio Sanitario Nazionale per oltre 63 mila euro, relativi alla quota associativa spettante per la medicina di gruppo. Dalla successiva verifica fiscale (all'esito della quale è stata contestata un'evasione delle imposte di 159 mila euro) era poi emerso che, nel corso del 2014, il medico aveva compiuto atti di spoliazione patrimoniale, allo scopo di far venire meno le garanzie a favore dell'Erario, consistenti nell'intestare alcuni beni, tra cui - appunto - gli immobili e la società in sequestro, a soggetti a lui riconducibili. Più precisamente, gli immobili erano stati intestati alla compagna e la società alla madre. Le attenzioni degli investigatori sono state catalizzate, nel caso di specie, dal fatto che le cessioni, benché dichiarate a titolo oneroso, di fatto non erano state poi accompagnate dalle corrispondenti transazioni finanziarie.
Nei suoi confronti gli investigatori della Guardia di Finanza di Vicenza hanno ipotizzato, anche sulla base di una serie concordante di circostanze di fatto, la configurabilità del reato di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte accertate in passato dall'Amministrazione Finanziaria per oltre 155 mila euro. La ricostruzione effettuata dagli organi investigativi sotto la direzione della dott.ssa Barbara De Munari, Sostituto Procuratore, ha trovato quindi aderenza nel provvedimento di sequestro e ha permesso - adesso - di assicurare alle pretese dell'Erario un appartamento (e relativo garage) sito in Cornuda (TV), per un valore stimato di 90.000 euro, e la totalità delle quote di una s.r.l., con sede legale in Sovizzo (VI), del valore nominale di 10.000 euro.
L'intera operazione delle Fiamme Gialle si è sviluppata facendo leva sulle peculiari funzioni di polizia economico-finanziaria ed è stata condotta tanto sotto il profilo amministrativo-tributario quanto quello a tutela della spesa pubblica con il conseguente sequestro preventivo del patrimonio del professionista, finalizzato all'acquisizione a vantaggio dello Stato dei beni tramite la confisca, che è obbligatoria nel caso in cui il procedimento penale si concluda con la condanna dell'indagato.
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